L’uomo non sta mai fermo, o lo sta troppo. È così: sta nella
sua natura. Nel suo continuo e laborioso agire, o nell’ozio e nel disinteresse
delle masse, trova compimento la volontà nefasta volta ad un rinnovamento che
stia al passo coi tempi, che annichilisca sempre più chi vorrebbe un progresso
benevolo e che arricchisca di violenza,
di soprusi e coercizione il pianeta che, affidata la sua sopravvivenza alla
resilienza, dispensa sempre più catastrofi nel disinteresse generale delle masse
suddette, che si nutrono di sensazionalismi di un minuto per poi rifiondarsi
nell’oblio a cui la vita cosiddetta moderna ci costringe. Non passa un giorno senza
che vi sia una promessa, la rassicurazione di un cambiamento, di un
rinnovamento, subito seguita da notizie di cronaca nera o di incidenti
terribili, di fazioni politiche che si dileggiano, sempre avendo sulla bocca la
promessa di un rinnovamento; perciò io chiedo: quale rinnovamento?
Quello dei
partiti, sempre gli stessi, che cambiano il nome o la grafica, il disegnino;
dei nuovi
capi politici che ora sono antipolitica, ora politica, poi ti cacciano e non
vogliono un contraddittorio e ti vietano di volerlo;
quello dei
siparietti, fintamente diversi;
dei posti di
lavoro, moderni lager, campi di concentramento dove ti devi solo concentrare
sul lavoro e mandare giù rospi;
del “meglio
avere un lavoro”, anche se ti ammala e ti fa vivere come una bestia;
quello della
disoccupazione, che stritola sempre più la classe sociale più debole ed esposta
al flagello di una classe dirigente che non vuole far nulla per provvedere;
quello di
programmi TV, sempre fedeli a se stessi, alla linea, alla menzogna, a tutto
fuorché alla realtà, fuorché ai problemi
veri;
quello dello
spread, della nuova economia globale che calpesta la dignità dell’uomo e della
natura, che calpesta il semplice buon senso;
quello
dell’odio, dell’oblio del dolore, della negazione dei cambiamenti climatici e,
quando ormai innegabili, dell’ignorarli e occuparsi di altro;
quello della
guerra, della costruzione di armi, dell’inquinamento;
quello
dell’ignoranza, della pigrizia, dell’indifferenza, che impedisce un’evoluzione
sana;
dell’ignoranza
che ti fa impigrire, poi la pigrizia ti rende indifferente, e l’indifferenza
lascia il campo libero al rinnovamento delle politiche nefaste che ci
getteranno sempre più nell’ignoranza, che ci impoveriranno;
dell’austerity?
Quale
rinnovamento?
Di una
classe dominante che nega la possibilità di un futuro a miliardi di persone;
di un
sistema che impernia il suo sviluppo su carta straccia;
dell’intolleranza;
dell’impossibilità
di vivere senza violenza, senza scontri, senza ansie di guerre e crimini di
ogni genere;
del
proliferare di mentalità deviate, che vedono nell’altro il proprio nemico;
del “ti
fotto prima io”;
della vita
malsana che si continua a fare;
quello
dell’antropocentrismo, che da centinaia di anni sta devastando ogni cosa, ed
acquista sempre maggior forza;
il
rinnovamento di un essere umano che si crede al centro dell’Universo e per
questo si sente in diritto di farne ciò che vuole, anche di sopraffare i propri
simili, danneggiare irreparabilmente vita e ambiente;
rinnovamento
della violenza; intolleranza; stupidità; tecnologia; guerra; inganno; corsa
alla sopraffazione; autodistruzione;
del pensare
stupidamente, ma con modernità;
del farsi
abbindolare con superbia;
dell’odiare
chi non si fa abbindolare;
del
continuare a praticare stili di vita che hanno un costo insostenibile sia per
la collettività umana che per la resilienza ambientale?
Quale?
Al momento non vedo nessun altro tipo di rinnovamento se non
quello delle qualità, delle azioni, dei sentimenti sopra scritti, del
perpetuarsi di quest’antropocentrismo che ci attanaglia, e del quale siamo
tutti responsabili, nessuno si senta
escluso.
io a queste votazioni, come ebbi a dire tempo fa in un altro blog, un giro sul M5S me lo faccio, dopo aver visto i partiti soliti alle prese con le loro liste e rièroporre buona parte di quei personaggi che hanno incasinaqto l'Italia negli anni... almeno questi qualche faccia nuova la mandreanno in Parlamento e se è vero come è vero che ci informeranno dal di dentro sugli intrallazzi che questi signori andranno a combinare (parlo di Monti, Bersani o Berlusconi) saremo coinvolti anche noi nei fatti politici della italietta nostra. E poi diciamocelo, costeranno pochissimo, 2500 euro a testa con la differenza in un fondo per prestare soldi ai piccoli imprenditori, ridotti alla fame dal governo Monti (le banche non prestano, preferiscono acquistare i bot) se non al suicidio. Bisognerà stavolta fare implodere il sistema dal di dentro così che di questi vecchi personaggi non ne resti più traccia.
RispondiEliminain Italia non cambia mai niente e i soliti noti si riciclano in continuazione in politica da trent'anni
RispondiEliminaci si innoltra nel bosco della terra di mezzo ed incamminandoci nelle ombre perpetue rimangono sempre due strade da prendere...............soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di luce crescente.
RispondiEliminaThanks for sharing.
RispondiElimina