Per quanto mi riguarda, ho compreso che l'onnivoro è una creatura mitica, inesistente.
La giustificazione a credersi "onnivori" è dettata unicamente dall'indebolimento progressivo della coscienza, al punto di non sentire più che il proprio corpo rigetta e si ammala nell'ingurgitare cibi inadatti, tossici, o peggio, velenosi. Il fatto che qualche individuo possa resistere a lungo senza (apparentemente) ammalarsi, è dettato unicamente dalla resistenza individuale e dalla capacità di compensare a tutto quello che viene dato al proprio corpo come nutrimento improprio.
Occorre però farsi un esame di coscienza sulla vera natura per cui, anche constatando il livello di crudeltà perpetrato nei confronti degli Animali, si continui a professarsi "onnivori", rimanendo indifferenti, perciò ignorando, il mare di sofferenza che uno stile di vita distruttivo procura, e degli effetti nefasti e presto irrecuperabili che avrà sul Pianeta intero.
Ma è mai possibile, mi chiedo, che si possa rimanere indifferenti davanti all'uccisione di povere creature dai quali sguardi traspare chiaramente la sofferenza, il dolore? Si può veramente rimanere indifferenti alla crudeltà dell'abominio al quale esse sono sottoposte, all'indecenza delle loro condizioni di vita nel poco tempo in cui "vivono", davanti all'indegno trattamento che la nostra specie riserva loro, solo per soddisfare un vezzo malsano?
Questa pervicacia nel non voler abbandonare i propri gusti alimentari, pur conoscendo bene la distruzione che essi comportano, io potrei chiamarla sadismo, malvagità, insita in un'ignoranza che prevarica quella nozionistica, culturale o/e di concetto: ignoranza evolutiva; un'ignoranza cioè che ci si prefigge di non superare perché non la si percepisce, nella quale ci si crogiola, che impedisce fondamentalmente di vedere un futuro possibile senza violenza, rispettoso della Vita, un concetto universale che a quanto pare sfugge a chi, ostinatamente, tenacemente, indecentemente, e perciò spesso impudentemente, continua a professarsi "onnivoro".
Nessun commento:
Posta un commento
Non scrivo molto, ma è molto il piacere nel leggere come la pensa chi mi legge. In questo piccolo spazio web è gradito l'intervento di tutti, anche anonimi e/o contrari alle cose che penso e scrivo, poiché è attraverso il confronto tra idee diverse che ci può essere una crescita intellettuale volta alla soluzione dei problemi. Tuttavia non sono graditi spam, turpiloquio offensivo ed attacchi gratuiti.