La Cosa Berlusconi
di José Saramago
Non trovo altro nome con cui chiamarlo. Una cosa pericolosamente simile a un essere umano, una cosa che dà feste, organizza orge e comanda in un paese chiamato Italia. Questa cosa, questa malattia, questo virus minaccia di essere la causa della morte morale del paese di Verdi se un profondo rigurgito non dovesse strapparlo dalla coscienza degli italiani prima che il veleno finisca per corrodergli le vene distruggendo il cuore di una delle più ricche culture europee. I valori fondanti dell'umana convivenza vengono calpestati ogni giorno dalle viscide zampe della cosa Berlusconi che, tra i suoi vari talenti, possiede anche la funambolica abilità di abusare delle parole, stravolgendone l'intenzione e il significato, come nel caso del Polo della Libertà, nome del partito attraverso cui ha raggiunto il potere. L'ho chiamato delinquente e di questo non mi pento. Per ragioni di carattere semantico e sociale che altri potranno spiegare meglio di me, il termine delinquente in Italia possiede una carica più negativa che in qualsiasi altra lingua parlata in Europa. È stato per rendere in modo chiaro ed efficace quello che penso della cosa Berlusconi che ho utilizzato il termine nell'accezione che la lingua di Dante gli ha attribuito nel corso del tempo, nonostante mi sembri molto improbabile che Dante l'abbia mai utilizzato. Delinquenza, nel mio portoghese, significa, in accordo con i dizionari e la pratica quotidiana della comunicazione, "atto di commettere delitti, disobbedire alle leggi o a dettami morali". La definizione calza senza fare una piega alla cosa Berlusconi, a tal punto che sembra essere più la sua seconda pelle che qualcosa che si indossa per l'occasione. È da tanti anni che la cosa Berlusconi commette crimini di variabile ma sempre dimostrata gravità. Al di là di questo, non solo ha disobbedito alle leggi ma, peggio ancora, se ne è costruite altre su misura per salvaguardare i suoi interessi pubblici e privati, di politico, imprenditore e accompagnatore di minorenni, per quanto riguarda i dettami morali invece, non vale neanche la pena parlarne, tutti sanno in Italia e nel mondo che la cosa Berlusconi è oramai da molto tempo caduta nella più assoluta abiezione. Questo è il primo ministro italiano, questa è la cosa che il popolo italiano ha eletto due volte affinché gli potesse servire da modello, questo è il cammino verso la rovina a cui stanno trascinando i valori di libertà e dignità di cui erano pregne la musica di Verdi e le gesta di Garibaldi, coloro che fecero dell'Italia del secolo XIX, durante la lotta per l'unità, una guida spirituale per l'Europa e gli europei. È questo che la cosa Berlusconi vuole buttare nel sacco dell' immondizia della Storia. Gli italiani glielo permetteranno?
di José Saramago
Non trovo altro nome con cui chiamarlo. Una cosa pericolosamente simile a un essere umano, una cosa che dà feste, organizza orge e comanda in un paese chiamato Italia. Questa cosa, questa malattia, questo virus minaccia di essere la causa della morte morale del paese di Verdi se un profondo rigurgito non dovesse strapparlo dalla coscienza degli italiani prima che il veleno finisca per corrodergli le vene distruggendo il cuore di una delle più ricche culture europee. I valori fondanti dell'umana convivenza vengono calpestati ogni giorno dalle viscide zampe della cosa Berlusconi che, tra i suoi vari talenti, possiede anche la funambolica abilità di abusare delle parole, stravolgendone l'intenzione e il significato, come nel caso del Polo della Libertà, nome del partito attraverso cui ha raggiunto il potere. L'ho chiamato delinquente e di questo non mi pento. Per ragioni di carattere semantico e sociale che altri potranno spiegare meglio di me, il termine delinquente in Italia possiede una carica più negativa che in qualsiasi altra lingua parlata in Europa. È stato per rendere in modo chiaro ed efficace quello che penso della cosa Berlusconi che ho utilizzato il termine nell'accezione che la lingua di Dante gli ha attribuito nel corso del tempo, nonostante mi sembri molto improbabile che Dante l'abbia mai utilizzato. Delinquenza, nel mio portoghese, significa, in accordo con i dizionari e la pratica quotidiana della comunicazione, "atto di commettere delitti, disobbedire alle leggi o a dettami morali". La definizione calza senza fare una piega alla cosa Berlusconi, a tal punto che sembra essere più la sua seconda pelle che qualcosa che si indossa per l'occasione. È da tanti anni che la cosa Berlusconi commette crimini di variabile ma sempre dimostrata gravità. Al di là di questo, non solo ha disobbedito alle leggi ma, peggio ancora, se ne è costruite altre su misura per salvaguardare i suoi interessi pubblici e privati, di politico, imprenditore e accompagnatore di minorenni, per quanto riguarda i dettami morali invece, non vale neanche la pena parlarne, tutti sanno in Italia e nel mondo che la cosa Berlusconi è oramai da molto tempo caduta nella più assoluta abiezione. Questo è il primo ministro italiano, questa è la cosa che il popolo italiano ha eletto due volte affinché gli potesse servire da modello, questo è il cammino verso la rovina a cui stanno trascinando i valori di libertà e dignità di cui erano pregne la musica di Verdi e le gesta di Garibaldi, coloro che fecero dell'Italia del secolo XIX, durante la lotta per l'unità, una guida spirituale per l'Europa e gli europei. È questo che la cosa Berlusconi vuole buttare nel sacco dell' immondizia della Storia. Gli italiani glielo permetteranno?
Fonte "il Quaderno di Saramago" - Traduzione autorizzata del blog di José Saramago
a cura di Massimo Lafronza
Nella mia immensa ignoranza, spero che tutti i lettori di questo blog vorranno perdonare la lacuna che ho su Josè Saramago; ed anche a tutti i blogger che seguo chiedo venia. Questo grande personaggio della letteratura esprime in maniera così chiara il concetto che sta alla base della nostra squallida situazione politica. Mai, credo, frasi furono più azzeccate per descrivere questa "cosa" che ci attanaglia, ci stritola; che sta mettendo pericolosamente a rischio la libertà, il Diritto Costituzionale di poter comunicare il proprio pensiero senza vincoli che non siano quelli del rispetto, avendo già nell'ordinamento giuridico leggi che già puniscono quando quel rispetto viene meno. Rispetto, soprattutto quello delle istituzioni, e delle leggi, e dei precetti superiori della Costituzione, calpestato a più riprese proprio dal presidente del Consiglio dei Ministri; Costituzione della Repubblica sulla quale ha giurato!
Omaggio a Josè Saramago.
Omaggio a Josè Saramago.
Non ho capito le scuse... cioè non conoscevi saramago?????Mi sembra improbabile. In ogni caso tutti i suoi post nel blog che hai citato sono una vera chicca su tutto. Io ho particolarmente apprezzato ( a parte quelli prettamente politici) quelli in cui descrive persone, lì esce la sua poetica. Ciao!
RispondiEliminaHo appena un lasciato un commento in proposito ma non compare nulla...boh, non lo riscrivo perchè magari poi esce doppio... sto cavolo di connessione!
RispondiEliminaEd infatti hai fatto bene a non rifare: ogni tanto il provider fa i capricci.
RispondiEliminaVisto che ti sembra improbabile che non conoscessi Saramago, ti faccio una domanda: mi puoi consigliare uno dei suoi libri per iniziare un percorso di conoscenza di questo autore? Diciamo un consiglio sul primo libro da leggere. Ciao!
P.S.
Domenica 27 giugno a Ferrara seconda rimpatriata dei blogger. Chi vuole può partecipare
Beh, di sicuro ' il vangelo secondo gesù cristo' e poi ' caino'...e poi vai nel suo blog : http://quadernodisaramago.wordpress.com/
RispondiEliminaGrazie Aleph: mi sono procurato "Caino", al più presto lo leggerò.
RispondiEliminaehiccaro Roby, dove sei...
RispondiEliminae, tra un'incazzatura e l'altra, non ci entri nel Loving army..?
roba da femminucce, lo so.. ma appunto, eccoci qui
; ))
madaaaiiii again... questo, no?
RispondiEliminahttp://lanavesullonda.blogspot.com/2010/05/cose-la-nave-dei-diritti.html
si, cioè... anche questo.. guarda il video!
RispondiEliminahttp://lanavesullonda.blogspot.com
Ok. Ti ringrazio Gioia.
RispondiEliminaScrivo la mail di adesione.
graaaaaaaazieeee!!!! per sbaglio, il ringraziamento l'ho messo nel post del 17 giugno, morale ci tengo a rifarlo qui
RispondiEliminavedo che le "adesioni" hanno un carattere piuttosto eterogeneo.. microbici, ma nella biodiversità - e anche questo mi piace molto
graziegraziegrazieeeegrazie
This is awessome
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