M. Duglas - un giorno di ordinaria follia |
Qualcuno dice: se non c'è lavoro non ci sono diritti (Bonanni[CISL] a Linea Notte. ndr). Parliamo di diritti.
Quindi adesso c'è lavoro e ci sono i diritti. Grazie agli accordi siglati da UIL e CISL che fanno un favore a Confindustria: i cattivoni della CGIL bastiancontrari a prescindere. Come mai, allora, tante persone sono sistematicamente non riassunte al terzo contratto a termine, in modo da proseguire il circolo vizioso di questi contratti trimestrali? Il diritto di essere precari. Non lo sa Bonanni che, mentre un lavoratore, anche se non è precario, conduce vita precaria con quei 1000 € (ma spesso anche meno se si parla di contratti part-time senza possibilità di trasformazione in tempo pieno) al mese, mentre i vertici aziendali hanno introiti da capogiro? E come giustifichiamo un intestardimento a voler continuare a produrre automobili, quando il mercato dell'auto è al collasso? Caro Bonanni! Pensando di fare il bene dei lavoratori fa l'interesse delle aziende: delocalizzeranno comunque! Anche con questi accordi che privilegiano le aziende il vantaggio che esse avranno a spostarsi nell'est Europa sarà incomparabile! Vale la pena essere schiavi in patria per un piatto di lenticchie?
Siamo ridotti che anche i lavoratori, a maggioranza, pur di inseguire un miraggio, vanno contro se stessi.
Si guarda al proprio misero interesse (si, perché nel nostro caso di lavoratori dipendenti, l'interesse è veramente misero), ed appena lo si ottiene ci si dimentica delle altre persone. Quelle che non hanno ottenuto un bel niente! Che sono la stragrande maggioranza. Io mi chiedo dove sia la civiltà in tutto questo. Come quei pochi aquilani che, avuto quel che di diritto spetterebbe a tutti, si dimenticano dei loro concittadini, compaesani che a migliaia sono ancora nelle tendopoli praticamente ignorati dai media.
foto trovata su Google digitando "follia" |
Solo a tarda notte, in un documentario su rai3, se ne parla con profondità. Facendo ascoltare anche le campane stonate di quelli che, ottenuto un zuccherino, si sono subito schierati dalla parte del ducetto di Arcore.
È Proprio vero: non c'è discernimento nel dolore. Ci si aggrappa a tutto pur di continuare a respirare; ed ognuno vede il proprio dolore come peggiore rispetto a quello degli altri. Per questo c'è bisogno di persone che vedano la realtà obbiettivamente; persone che non hanno interesse che le cosano vadano in un verso o nell'altro; persone che abbiano un alto senso morale e che facciano il loro lavoro nel reale interesse della gente che fa parte della classe sociale più debole… Ma tanto Bonanni non mi leggerà mai!
E pensare che la classe operaia è la più numerosa e importante forza di una Nazione!
Ecco allora che le notizie sono monopolizzate da vicende interne dei nostri sfruttatori, che a ben vedere distraggono dai reali problemi; ormai non ha importanza chi ha fatto cosa: bisogna mandarli a casa perché sono incompetenti alla guida di un Paese. Lavorano per loro stessi.
E mentre noi ci scanniamo per un tozzo di pane loro sguazzano nel lusso a nostre spese. Ma su una cosa Bonanni ha ragione: i sindacati sono diventati come partiti politici, solo che CISL e UIL non fanno eccezione.
Al livello di sfruttamento che stiamo raggiungendo nel nostro illuminato Paese, com'è possibile non tacciare di condotta antisindacale tutte quelle aziende che, di fatto, impediscono con azioni anche spesso palesi , l'entrata del sindacato in esse?!?
Al livello di condotta antisindacale al quale siamo oggi (non presso tutte le aziende, ma, comunque sia, troppe!) si rende necessaria una norma che obblighi l'entrata del sindacato, anche a titolo gratuito, per impedire ai datori di lavoro, che spesso sono multinazionali che fanno capo a misteriosissimi proprietari, irrintracciabili, di esercitare un potere sulla vita delle persone che le rende completamente asservite al lavoro: schiavi moderni.
Ricordiamolo: la schiavitù è stata abolita. Facciamo che lo sia anche nei fatti, oltre che sulla carta.
Dove sono i diritti che qualcuno vuole legati al lavoro, se poi il lavoro ti rende schiavo e neppure ti rende accettabile la vita almeno dal punto di vista economico? Che fine ha fatto il proverbiale "ghe pensi mi" del Presidente del Consiglio, che vede ormai sfaldarsi la sua maggioranza di merda, non avendo mai fatto altro che operazioni di facciata? Speriamo di svegliarci presto da questo incubo di massa, che vede, da una parte, gente contenta di essere menata per il naso, e dall'altra gente che studia solo maniere per menare per il naso i primi sempre in maniera nuova e paradossale, contando sull'elemento sorpresa ed ancor di più sullo scarso o inesistente senso critico. Un esempio eclatante l'ho scoperto recentemente su questo blog che ha molto a cuore questo argomento, e che ringrazio di fare informazione.
Ho sentito Bonanni (un abruzzese tra l'altro) dire che la FIOM spara un sacco di cazzate. Ci sono rimasto di stucco, più che un sindacalista sembrava un parlamentare leghista. Per quanto riguarda il documentario, non mi stupisco più di nulla anche perchè quelle opinioni son dell'anno scorso. Mo non credo che quegli operai stiano dalla parte di Cesare
RispondiEliminaHEY, Roby Bulgaro, nice to meet you!!!
RispondiEliminagrazie della visita, del commento, e poi, qui.. addirittura una citazione nel tuo post... cavoli, mi confondi, davvero. Fa tanto piacere anche a me conoscere meglio il tuo blog, a maggior ragione considerando che - vedo! - militiamo nella stessa armata! nel mitico Loving Army... cavoli, siamo quasi parenti..
;))
e ora.. veniamo al post.
RispondiEliminaPer associazione di idee.. mi viene in mente che proprio oggi ho sentito al telegiornale che i debiti delle famiglie italiane sono cresciuti vertiginosamente negli ultimi 8 anni, fino a una media di un debito a famiglia di OLTRE 16.000 euro..!
Nel frattempo i patrimoni di chi ci governa, invece, pare che lievitino paurosamente - e sorvoliamo sui traffici da milioni di euro di cui continuiamo a venire a sapere dalle notizie che ogni tanto sgusciano fuori dalle varie inchieste in corso.. che dire? almeno i conti tornano.
Senti.. STREPITOSO il tuo elenco blog là sotto (e grazie anche di avermici incluso!).. mi sa che verrò a ispirarmi!
Caro Matteo, sentire Bonanni dire cose così, come quelle che ha detto a Linea Notte, anche a me, più che un sindacalista, mi è sembrato un politicante; e proprio mentre diceva che la FIOM è un partito più che un sindacato! Per quanto riguarda gli operai abruzzesi, anche ce ne fosse uno solo che da la sua fiducia a Cesare, sarebbe già troppo, un vero insulto a tutti gli altri che devono tirare la cinghia.
RispondiEliminaMichiamomari, e, nice to meet you, also! Non devi affatto ringraziarmi della citazione. Quando leggo qualcosa che ritengo nell'ordine di idee consono al post che sto per scrivere, per me è naturale citarlo; infatti il mio elenco post è strepitoso in quanto costituito da blog strepitosi; spesso è da blog come il tuo che sento la pulsione, che trovo l'ispirazione a scrivere. Vieni ad ispirarti quando vuoi!
Ed i debiti delle famiglie italiane: persone spinte nel circolo vizioso del compra ad ogni costo, con un bel finanziamento che, uno dopo l'altro, fanno un conto a fine mese che supera il guadagno: telefonini, televisore nuovo, scarpe alla moda, addirittura l'automobile! Un turbine di spese superflue che creano debiti alle persone comuni e ricchezza per i soliti quattro industriali. I conti tornano. Il problema da risolvere è come fare per fare in modo che non tornino a favore sempre dei soliti.
C'è un video su youtube nel quale Bonanni applaude Berlusconi che ha appena magnificato la legge-bavaglio.Ma è solo una ciliegina dopo le cene segrete con quell'altro infame di Angeletti a casa Berlusconi e la firma sui peggiori contratti nazionali del dopoguerra.
RispondiEliminaBonanni è l'esecutore del piano piduista che prevedeva la frantumazione dell'unità sindacale e la FIOM e la CGIL hanno la colpa di non aver rovesciato sulle altre due sigle l'ira dei propri iscritti.
In autunno auspico la cacciata delle bandiere CISL e UIL dai cortei operai e a Bonanni di non capitare a fare comizi da queste parti.
Le biglie di ferro prese da Lama diventerebbero palline di mollica di pane.
caro Roby ciao, la tua amica Mari mi ha girato un premio, che io rigiro a te... è come giocare a palla, qui!! vieni a giuocàre al premio da me, dai..!
RispondiEliminasei stato forse il mio primo sostenitore.. o giù di lì.. o no? già ti meriteresti un premio solo per quello! e poi, naturalmente, anche se molto meno importante, vinci anche perché hai un bel blog.
;))
Gli aquilani fortunelli non fanno che convalidare la mia tesi, cioè che gli umani sono tutti egoisti, che non si fa niente per niente, che uno povero vuole diventare ricco per sè, lasciando nella povertà i suoi simili senza troppi problemi, d'altronde il nostro cervello si aziona quando la nostra pancia è vuota, mica quella degli altri.
RispondiEliminaAuto: ce ne sono a migliaia di invendute, altre usate su sterminati spazi grigi..mah!
RispondiEliminaL'industria è stupida oltreché malvagia: non ha senso dover produrre ogni anno sempre di più, perché ciò significa dover buttare il prodotto venduto fino al giorno prima.
L'usa e getta nega senso al lavoro: si è lavorato per nulla, non per rifornire la gente di qualcosa di utile, ma per incassare soldini.
E se non arrivano più soldini che cambino prodotti: le auto le fanno in tutto il mondo e da tutto il mondo le compriamo, non abbiamo bisogno della Fiat. Perché non modificare gli stabilimenti per produrre bici? E' pieno di gente con bici scassate, non le usano mai, non sanno farci manutenzione, ripararle. Se venissero pubblicizzate come le auto e se ci fosse uno stile di vita come quello legato alle auto (cura maniacale del mezzo, feticismo puro..che mi fa schifo ma serve per ficcare nella testa della gente la bellezza di un mezzo che, essendo mezzo, per me non ha alcun bellezza ma solo utilità), le cose cambierebbero e si vedrebbe come le auto sono utili solo sulle lunghe distanze (ed è ancora tutto da dimostrare il fatto che la gente abbia il bisogno di percorrere centinaia di km, se sì allora siamo nomadi e allora perché si butta al vento, vento mica tanto, la propria vita per comprare uno squallido e banale appartamentino in periferia dal modifo prezzo di 300.000 euro?)
VREEEM VREEEM
Ciao Roby,
RispondiEliminaio son convinto che il lavoro interinale sia stato una trovata per aggirare alla grande l'articolo 18 così come tutti gli altri diritti a tutela del lavoro e dei lavoratori.
Ho lavorato quasi sei anni in fabbrica, come operaio. Tramite due agenzie interinali diverse (prima Manpower e poi Adecco) per la Bosch di Bari, dove si fabbricano sistemi diesel e frenanti per auto.
Il contratto piu' lungo che ho firmato è stato di due mesi. Per la maggiorparte del tempo ho lavorato firmando contratti a tre-quattro giorni, o addirittura giornalieri (classica telefonata alle 18: "Alessandro vieni a firmare perchè oggi fai il terzo turno"). Nessuna possibilità di organizzare qualcosa, nemmeno di prenotare una visita dal dentista.
Rifiutare una chiamata, o peggio ancora uno straordinario, voleva dire perdere la possibilità di un nuovo contratto.
Che differenza c'è tra libertà di licenziamento e facoltà di prorogarti o meno un contratto tenendoti sotto ricatto? Secondo me nessuna.
PS: ovviamente nè io ne gli altri siamo stati assunti. Mille ragazzi scaricati senza alcun preavviso. Tra l'altro le agenzie sospendevano furbescamente le proroghe per interrompere la continuità che avrebbe comportato l'obbligo di assumerci da parte dell'azienda
RispondiEliminaAlessandro, ti ringrazio per la tua testimonianza, che non fa che avvalorare ciò che anche io ho vissuto, e che vedo compiersi di continuo. Queste cose sono assurde ed andrebbero perseguite in sede penale! Al momento siamo schiavi. Ma chi dice che dobbiamo portare pazienza?
RispondiEliminaAlle prossime politiche capiremo se quello italiano è davvero un popolo di idioti
RispondiEliminaCiao Roberto,
RispondiEliminarecentemente ho avuto il piacere di assistere ad un seminario che aveva come oggetto le donne e il lavoro, ma che poi, grazie al contributo di Anna Simone (sociologa femminista), si è trasformato in una discussione su quanto poco senso abbia parlare di futuro nel lavoro. In parte per tutto ciò che tu hai detto nel tuo post, magari senza volerlo, argomenta la tesi di Anna Simone, e quindi anche la mia, sul fatto che il futuro _non_ è nel lavoro, ma nel reddito minimo garantito, per tutti e tutte (sito BIN italia: http://www.bin-italia.org/ ). L'errore più grande dei sindacati e della politica in generale è quella di volerla fare coi lavoratori, sui lavoratori, per i lavoratori: ma ai disoccupati chi ci pensa? Mi ricordo che illo tempore in una delle sue sparate il pd propose un assegno per i precari, e non di abolirlo, il precariato. Capisci dove siamo?
La bussola è impazzita, si romperà definitivamente se continuiamo a parlare di lavoro, e non di reddito minimo per tutti e tutte.
La mia opinione. Raffaele Bonanni della CISL e l'altro della UIL fanno finta di non sapere la differenza che corre fra diritto come concetto giuridico e diritti come esercizio materiale degli stessi.
RispondiEliminaSono disinteressati? A mio giudizio no.
Hanno un loro tornaconto personale? Forse, non è dimostrato, ma è dimostrato che un sindacato che si spalma sulle ragioni di un Governo dello Stato, glissando sull'8,5% di tasso di disoccupazione odierno, pari a milioni di disoccupati, viene meno alla ragione stessa dell'esistenza di un sindacato, il quale rappresenta la controparte del datore di lavoro pubblico o privato,a difesa degli interessi dei propri iscritti.
Anche il sindacato ha una grave responsabilità istituzionale nel non avere contrastato il dilagare del lavoro a tempo determinato che ha portato agli eccessi del fenomeno del 'precariato', che oggi vede colpiti in modo massiccio oltre 200.000 lavoratori precari della Scuola.
Mi è piaciuto tantissimo il commento graffiante di Dannox, che condivido in pieno.
RispondiEliminaVoglio ringraziare LadyLosca per la visita e voglio invitare tutti a visitare il suo blog. Sono completamente d'accordo con te sull'abolizione del precariato: purtroppo la politica è svolta tutta nella direzione sbagliata, a far si, cioè, che il problema non sia mai risolto. E qui ci sta proprio a fagiolo il tuo commento, Luigi. Non sono affatto disinteressati, il problema è che sono interessati solo del loro benessere; sindacati belli gonfi di soldi dello stato; soldi nostri.
Roby, ho detto le stsse cose. Aggiungo che il sindacato è finanziato con le ritenute volontarie sulla retribuzione dei lavoratori. Il lavoro che svolgono i sindacalisti è pagato dallo Stato o dal datore di lavoro privato.
RispondiEliminaQuando tra i colleghi di lavoro si diffonde il verbo leghista,evidentemente c'è da prendere atto che siamo alla frutta.
RispondiEliminaPrima la globalizzazione,poi le delocalizzazioni,adesso dobbiamo tornare indietro di decenni per ciò che riguarda la qualità e le condizioni di lavoro.
Il tutto ormai in un buon mix di indifferenza e di paura per il proprio futuro,senza contare che ai lavoratori leghisti tutto ciò appare normale.
Per quest'ultimi,l'encefalogramma piatto è una realtà.
La risposta sulla diffusione della prima puntata di Anno zero.
I blog e la rete pur essendo importanti sono da considerare ancora di nicchia,fortunatamente esistono,però!
E gli girano,sapessi quanto gli girano.....
Saluti