La Costituzione Italiana, Art. 3 : Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

domenica 30 agosto 2009

La deriva politico-sociale che ci attende...

Purtroppo, la situazione che la nostra società italiana sta vivendo in questo periodo sfortunato, non potrei descriverla se non come una deriva dei valori di uguaglianza, legalità, onestà, insomma, tutti quei valori che, assieme al rispetto dell'uno per l'altro, dovrebbe rendere piacevole la vita ad un individuo come ad un altro, e degna di essere chiamata civiltà quella in cui viviamo. Ma, grazie all'impegno e ell'abnegazione, di taluni soggetti, che non si fanno scrupolo di danneggiare anche l'intera comunità pur di averne un vantaggio, ci ritroviamo in situazioni dove bisogna tirare a campare, sempre con l'acqua alla gola, per arrivare alla fine del mese, senza che nessuno (sembra) protesti o si dia da fare per migliorare la cosa. Chi protesta c'è! Chi fa opposizione c'è! Solo che in tv non se ne parla, e comunque, mai abbastanza.
Detto ciò, riporto integralmente, il breve ma incisivo post di Luigi De Magistris.
Tratto dall'intervento del 30 agosto 2009 sul sito de L'Italia dei Valori.

30 Agosto 2009
Golpe d'autunno di Luigi De Magistris

La maggioranza politica tenterà di utilizzare le Istituzioni per portare a compimento, nei prossimi mesi, il più devastante disegno autoritario mai concepito dal dopoguerra in poi. Un vero e proprio "golpe d’autunno". Un golpe senza armi, ma intriso di violenza morale,attraverso l’uso di uno schermo legale che porterà all’uccisione della democrazia dal suo interno.

Da un punto di vista istituzionale si cercherà di rafforzare il progetto presidenzialista, di tipo peronista, disegnato su misura dell’attuale Premier. Si tenterà di riconoscere poteri assoluti al Capo dello Stato eletto dal popolo e di conquistare il controllo quasi totale dei mezzi di comunicazione, con il Parlamento ridotto ad organo di ratifica dei desiderata dell’esecutivo.

Sul fronte della giustizia, l’obiettivo del governo è la distruzione dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura attraverso la sottoposizione del pm al potere esecutivo, oltre alla revisione della Corte Costituzionale e del Csm, certo non per liberare tali fondamentali organi dalle influenze partitiche e di poteri che pure sono presenti, ma attraverso il rafforzamento della componente politica e partitocratica.

Il desiderio dei nuovi peronisti è ovviamente quello che Berlusconi diventi il Capo, il Capo di tutto e di tutti, con ampi poteri e con questi anche il comando delle forze armate in modo da poter governare anche eventuali conflitti sociali.

Sul piano economico infatti, la maggioranza prepara la repressione al dissenso ed al conflitto sociale causato da un disegno che punta a rafforzare le disuguaglianze attraverso una politica economica che consolida sempre più i poteri forti, dove dominano l’assenza del contrasto all’evasione fiscale e l’approvazione di norme che rafforzano il riciclaggio del denaro sporco.

E’ necessaria una grande mobilitazione civile, sociale e politica che si opponga a questo disegno autoritario che rappresenterà il saccheggio della nostra Storia.

venerdì 28 agosto 2009

Guerra tra televisione e internet

Questo video, inserito su Youtube da GTGr00v3, del quale sono venuto a conoscenza tramite il blog di Grillo, mi ha fatto rabbrividire. E' un'ulteriore conferma che non dobbiamo mollare.

giovedì 27 agosto 2009

E l'Italia va sempre più giù...Parla Marco Bazzoni.

Dopo quanto letto nella lettera che Marco Bazzoni
ha inviato al blog di Beppe grillo,
ma anche dopo il video dove parla Dante De Angelis, che mi riporta al post che avevo fatto poco dopo la strage di Viareggio,
sul blog di MTV, il quale ha ricevuto una marea di visite, ma nessun commento(e che c'era da commentare?), post nel quale ho messo un altrettanto eloquente video, nel quale si parla di sicurezza(che non c'è!!!), ho deciso di pubblicare integralmente, anche su questo blog, la lettera di Bazzoni, al fine di rendere ancora più visibile la sua testimonianza.
Spero che chiunque abbia letto tale lettera, decida di fare altrettanto, così da assumere un significato di protesta contro lo sciagurato comportamento dei nostri governanti, che, invece di cercare di limitare, se non impedire, gli incidenti sul lavoro, con la strage di Viareggio, han fatto si che ci prendessero di mezzo anche chi era a casa tranquillo, o per strada, ma non certo al lavoro.
Ed, oltretutto, chi denuncia la pericolosità sui luoghi di lavoro, cioè prima che accadano disastri, viene minacciato o addirittura licenziato!

La lettera di Marco a Beppe:

"Caro Beppe,
tutti gli infortuni, gli invalidi, le malattie professionali e le morti sul lavoro non sono abbastanza se il Governo Berlusconi ha pensato di smantellare il Dlgs 81/08 (testo unico per la sicurezza sul lavoro) con il Dlgs 106/09 (decreto correttivo), piuttosto che renderlo funzionale.E pensare che il Ministro del Lavoro Sacconi dopo la strage sul lavoro al depuratore di Mineo (CT) dell'11 giugno 2008, che costò la vita a sei operai comunali, annunciò un piano straordinario per la sicurezza sul lavoro.Se per piano straordinario intendeva questo decreto stiamo freschi.Per anni sono state chieste pene più severe per i datori di lavoro responsabili di gravi infortuni e morti sul lavoro e che non rispettano la sicurezza sul lavoro.Ed il governo dimezza la maggior parte delle sanzioni ai datori di lavoro, dirigenti e preposti.Non contento, non potenzia neanche i controlli. Con lo scarso personale ispettivo delle Asl è praticamente impossibile ricevere un controllo. Se va bene un'azienda ne riceverà uno ogni 33 anni.Ma non è finita qui, onde evitare che qualche imprenditore finisse in galera, si è previsto che al posto dell'arresto, possa pagare la multa, e faranno tutti così, statene certi. Inoltre, la salvamanager non è stata cancellata, ma riscritta, non è spudorata come la precedente, ma dà sempre spazio a manovre e cavilli a favore dei manager.Non capisco ancora come Napolitano abbia potuto firmare questo decreto, sapendo che questa norma non era stata cancellata.L'intento della norma è di scaricare le responsabilità dei manager su preposti, lavoratori, progettisti, fabbricanti, installatori e medici competenti.Non essendoci certezza della pena, anche se nella remota ipotesi un datore di lavoro venga condannato per la morte di un lavoratore, il carcere "lo vedrà con il binocolo".Quando penso al povero Andrea Gagliardoni, morto il 20 giugno del 2006 a soli 23 anni con la testa schiacciata in una pressa tampografica nella ditta Asoplast di Ortezzano (AP), al povero Matteo Valenti, morto bruciato, dopo 4 giorni di agonia per un gravissimo infortunio sul lavoro (8 novembre 2004) nella ditta Mobiloil di Viareggio, ai quattro operai morti carbonizzati nell'esplosione alla Umbria Olii di Campello sul Clitunno (25 novembre 2006), allo loro famiglie che non hanno avuto neanche giustizia ( 8 mesi con la condizionale per la morte di Andrea Gagliardoni, 1 anno e 4 mesi con la condizionale per la morte di Matteo Valenti , mentre quello per la morte dei 4 operai alla Umbria Olii manco è iniziato, e non sappiamo neanche se inizierà mai), mi domando in che Paese viviamo?Ci definiamo una "Repubblica fondata sul lavoro", ma forse sarebbe più corretto dire, una "Repubblica fondata sulle morti sul lavoro".Come si fa a definire civile, un Paese dove ogni anno ci sono 1200 morti sul lavoro? Qualcuno adesso dirà che nell'anno 2008 ci sono stati 1120 morti sul lavoro (secondo l'INAIL) e che c'è stato anche un calo degli infortuni sul lavoro.Ma andrebbe ricordato a quel qualcuno, che nel 2008 c'è stata la più grossa crisi finanziaria ed economica dal secondo dopoguerra ad oggi, e che quel calo dipende più da questo (cassaintegrazione, mobilità, chiusure di aziende), che a una maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro.Che poi, se vogliamo proprio dirla tutta, i dati dell'INAIL non sono oro colato, ma solo un punto di riferimento.Questi dati non tengono conto degli infortuni denunciati come malattia, che si stima siano intorno a 200 mila ogni anno, se non oltre, di tutti i lavoratori che muoiono in "nero" che vengono abbandonati fuori dai cantieri o dalle fabbriche.Poi ci sono gli Rls che denunciano la scarsa sicurezza in azienda,che vengono minacciati, multati o peggio ancora licenziati, come è successo al povero Dante De Angelis, la cui unica colpa è quella di aver denunciato prima alla sua azienda, e poi ai mezzi d'informazione la scarsa manutenzione e sicurezza sui treni eurostar.E' passato un anno dal suo licenziamento, ma ad oggi non è stato ancora reintegrato, nonostante le migliaia di firme raccolte a suo favore, nonostante che quello che aveva denunciato si sia rivelato tristemente vero, nonostante il 29 giugno 2009, ci sia stato a Viareggio un disastro ferroviario, che ha fatto a tutt'oggi 29 morti.E intanto abbiamo un ex sindacalista a capo di FS, che va dicendo a destra e a manca, che le ferrovie italiane sono le più sicure d'Europa.Vale la pena ricordare, che dal 14 giugno 2009 è stato introdotto il "macchinista unico", e purtroppo, gli incidenti ferroviari, sono destinati tristemente ad aumentare. Ha davvero ancora senso andare avanti con questa "battaglia" per più sicurezza, o tanto varrebbe mollare qui? Perchè è quello che sto pensando di fare. Spero pubblicherai la lettera." Marco Bazzoni.Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

Meditiamo gente...

martedì 25 agosto 2009

Cos'é il Nord? Cos'é il Sud?

Tratto integralmente dal post del 22 agosto di Beppe Grillo, ogni italiano dovrebbe leggerlo. Io per quanto possibile cerco di divulgarlo per sensibilizzare l'opinione pubblica. Bello e rivelatore( per taluni che ancora non lo sanno), il video allegato, che troverete sul Blog di grillo, se clikkate il link sopra.

Beppe Grillo :

Il Nord e il Sud sono i punti cardinali della politica italiana. Gaber in una sua canzone si chiedeva: "Cos'è la destra? Cos'è la sinistra?". Ora che sappiamo che la destra e la sinistra sono soltanto indicazioni stradali, abbiamo trasformato la politica in geografia. Il luogo di nascita è la nuova tessera di partito. Il Nord è progressista, razzista, o tutti e due? Il Sud è mafioso, legalitario o nessuno dei due? E dove inizia il Nord? A Reggio Emilia o a Pavia? I tratti della razza nordica, la fisiognomica dei Maroni, Bossi, Borghezio, Calderoli sono da pura razza ariana o nascono da ibridi di origine sconosciuta? Alti, belli, padani e di gentile aspetto... La mafia è è stata combattuta da siciliani come Falcone e Borsellino o da brianzoli come Berlusconi? Le Grandi Opere e anche le Opere Infinite, come la Salerno-Reggio Calabria, hanno la firma della criminalità organizzata o delle imprese del Nord o di entrambe? Chi guadagna di più? Gli sversatori di tonnellate di rifiuti tossici in Campania erano i camorristi o le aziende del Nord che li smaltivano? I Territori Organizzati, le Regioni, sono le nuove lobby, i nuovi strumenti di pressione. Chiedono autonomia e soldi. I cittadini, a livello locale, non vedono però né più soldi, né più autonomia. Solo più inefficienza e maggiori costi a carico dello Stato. "Cos'è il Nord? Cos'é il Sud?". Il Nord e il Sud cancellano tutto. Ipersemplificano. Sono una truffa cardinale. L'Est e l'Ovest da soli non possono esistere, al massimo sono Nordest e Nordovest. Le isole sono Sud, l'Abruzzo è Sud e la Calabria profondo Sud. Ci sono solo Sudnord e Nordsud. Il Centro esiste come punto di collegamento, senza il Nordsud non esisterebbe. A nessuno verrebbe in mente un partito del Centro, se non forse a Casini, Azzurro Caltagirone. Se l'Italia era un'espressione geografica, ora è diventata un'espressione politica geografica, la politica del Sud e la politica del Nord. La secessione, per poter avvenire, avrebbe bisogno di una Nazione da dividere.Ma l'Italia è già divisa, cosa rimane ancora? La legge è uguale per tutti, ma diversa in ogni Regione. I dialetti che la Lega vuole reintrodurre sono nelle province italiane la lingua di fatto. Le gabbie salariali? Nel Sud c'è più lavoro nero, il costo della vita è più basso, ma non esistono i servizi che al Nord non sono nulla di speciale, ma nel Sud sono assenti. Per qualunque cosa, quando è possibile, si deve pagare. Le gabbie salariali nel Sud esistono già, si chiamano Camorra, Mafia, 'Ndrangheta. La politica ha bisogno di nuovi miti per perpetuarsi. PDL e PDmenoelle, forse futuri sposi nella Regione Veneto, dopo anni di convivenza, hanno generato dei mostri che li divoreranno e li ingloberanno: la Lega e il Partito del Sud. Per gli italiani non cambierà nulla, ognuno continuerà a farsi i fatti suoi, perché gli italiani, in fondo, sono sempre gli altri.