La Costituzione Italiana, Art. 3 : Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

lunedì 24 ottobre 2011

Ho ucciso e ucciderò


Me stesso.
Ho cominciato da me, ad uccidere; attraverso comportamenti ed azioni. Ho proseguito.
Ogni giorno, con comportamenti ed azioni, ad uccidere il mio prossimo, per anni, inconsapevolmente, più o meno, ma me stesso sì.
Foto tratta da questo sito
I miei vicini, i miei connazionali, gli extracomunitari, le persone di tutto  il mondo; con il mio singolo comportamento ho ucciso e sto continuando a farlo; senza nessuna scelta etica, contribuendo con il mio enorme apporto, così come altri milioni di miei simili, uccidendo miliardi di persone: pochi milioni che ne uccidono miliardi, compresi loro stessi: Noi stessi.
Penso che proprio sottovalutando il proprio singolo apporto si sia arrivati a far coincidere un disastro planetario: l’apporto di ognuno è enorme e sottovalutarlo è criminale.
Conduco una vita senza soddisfazioni e faccio ben poco per cambiare lo scenario della mia vita, e così come me tantissime persone: ci accontentiamo e ci sentiamo fortunati. Ma abbiamo troppo se lo confrontiamo con altri popoli meno “fortunati”, e non mancano i conflitti, le lotte politiche; la rincorsa ad una Crescita impossibile da sostenere.
Non è solo la violenza che genera la violenza, ma anche la scelta del modo di vivere, che genera violenza a migliaia di chilometri da noi. Ed è pensando a questo che si dovrebbe ragionare sul perché i Governanti sono così distanti dal voler cambiare questo modo di vivere di una piccola parte del mondo; perché incalzano le solite tesi fasulle della finanza e del commercio; del debito;  perché rifinanziano le Banche con i soldi dello Stato facendo finta che non siano proprio le Banche ad aver creato il debito: in somma si occupano di tutt’altro fuorché delle persone di cui uno Stato è fatto.
Ed io uccido, e sto continuando a farlo: attraverso la mia non rinuncia al modo di vivere che conosco e che, tutto sommato, mi piace.
Non sono del tutto certo che io non possa farci nulla:«ma che ci puoi fare tu, da solo, o voi, pochi, rispetto alle moltitudini che se ne infischiano!».
Ma uccido, ogni giorno, è bene ricordarselo, rendersene conto, attraverso il normale agire di ogni giorno; a causa della scelta, di un’etica assente, di un piacere effimero, dell’abitudine al massacro, dell’Amore che si è estinto fuori delle mura domestiche, fuori dalle amicizie, dalle cerchie; e che cozza con il sangue di innocenti ma anche di criminali; Amore che si estinguerà nel sangue nostro, del nostro prossimo, dei nostri vicini, conoscenti, connazionali, extracomunitari, della gente di tutto il mondo. E tanto più tarda sarà la reazione alla miseria umana, tanto più sfocerà in violenza la disperazione. Violenza inaudita, perché non rimarrà testimone, non resterà memoria; solo resti del mondo che conosciamo e che, come la Storia che si ripete, si è dissolto nella polvere, lasciando dietro sé rovine di Civiltà sulle quali forse qualcuno potrà fantasticare.
Il fallimento delle Civiltà antiche nulla ci ha insegnato, e la terra è lì, pronta ad assorbire i nostri resti, ad accogliere le macerie dei nostri palazzi, a restituire l’aria a chi la vuole respirare, disinfestata, finalmente, dalla presenza umana.
Quanto tempo ci vorrà è solo un’illusione: il concetto di Tempo è un’invenzione tutta umana, che non ha significato nell’esistenza dell’universo.
Se immagino la Natura come un’entità, credo che non possa che ridere di noi, e di come ci affanniamo per autodistruggerci; anche se penso sia più appropriato pensarla come un qualcosa che, accortasi dell’errore, ci sta semplicemente scrollando di dosso.


domenica 9 ottobre 2011

Melma


Trovo atroce la strada che l'Umanità pare abbia scelto, e che è una strada sempre più distante dalla misura che serve per restare Umani. Un'atrocità auto-inflitta, che colpisce anche, soprattutto, chi ne vorrebbe prendere le distanze. Tradendo l'Ideale di Giustizia che ho nel cuore e nella mente. Ma menzogna e sopraffazione sono doti che da sempre hanno contraddistinto gli esseri umani; una melma che ci sta divorando assieme all'intero ecosistema così come lo conosciamo, così come ci è necessario per vivere. Anche se ciò avviene da relativamente poco.

Si può ipotizzare che da tempi immemori la melma lavora asservendo la politica ai suoi voleri; costringendo a scelte spesso anche illogiche, perché dettate per rimediare a errori dell’imprenditoria; ma siccome gli imprenditori dei secoli scorsi, periodo in cui l’industrializzazione e lo sviluppo tecnologico hanno cominciato a disgregare l’ecosistema, come quelli di oggi, sono sempre stati al centro della vita non solo economica ma anche politica degli Stati, essi sono di fatto i fautori del degrado, della deriva ed, infine, dello sfascio della democrazia, che seppur con tanta fatica da parte di alcuni con al seguito masse popolari più o meno importanti, ha mosso i suoi primi passi; melma imprenditoriale che ha agito solo per far soccombere tutti noi, al giorno d’oggi, sotto i colpi sferzanti d’un neoliberismo sfrenato.

Così andiamo avanti, chi non fa nulla, chi è contento lo stesso, chi protesta; alla fine, però, anche dopo la protesta, quel che rimane sono cartacce, plastiche di bottiglie e mozziconi di sigarette; sporcizia di ogni genere sul terreno, sull’asfalto, attorno alle aiuole; sporcizia che assurge a simbolo del nostro tempo e che è sinonimo del degrado intellettuale e morale al quale siamo arrivati; senza che chi lo denuncia ci possa fare qualcosa. Non senza essere visto come un rompicoglioni che non si fa i cazzacci suoi!

E la melma avanza.