La Costituzione Italiana, Art. 3 : Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

giovedì 13 gennaio 2011

Spergiuro


Il più stupido degli uomini sa.
Il più stupido degli uomini: persona che non legge e, forse, non ha mai letto; superficiale in ogni cosa che fa, in ogni sua scelta; non si cura delle conseguenze che può avere una sua azione, figuriamoci una sua parola; insensibile verso qualsiasi cosa che non lo riguardi direttamente, si impegna fino al midollo per la cosa più banale, ma che ritiene sia sua per diritto, e ne fa una questione di principio; affronta la vita spavaldamente, ma solo in apparenza, infatti sotto sotto è pavido, non esita a fuggire, a nascondersi, pur di farla franca; perde il contatto con la realtà, e si contraddice continuamente e sfacciatamente, e spesso questa sfacciataggine gli fa gioco, trovando terreno fertile nel’incredulità delle persone che non si aspettano un comportamento così stupido, e credono loro stesse di aver capito male, si instupidiscono, abdicano di fronte al potere, anche se detenuto da uno stupido; stupido che, dal suo modo di agire, può anche avere svantaggio, tanta è la sua inettitudine.
Uno stupido non è un individuo che giura e spergiura su cose delle quali sa che non potrà renderne conto, perché non ci arriva; lo stupido è colui che non si rende conto che non si può credere a chi lo fa.

La prova della malafede di qualcuno sta esattamente nel suo giuramento su cose impossibili da pagare nel caso di spergiuro. Il più stupido degli uomini sa che non deve spergiurare; non ha però gli strumenti per riconoscere chi lo fa.
Giurare sui propri figli, e sui nipoti, poteva avere un valore forse nel medioevo; oggi non ha alcun valore, soprattutto sulla bocca di chi puntualmente disattende, si contraddice, spergiura, appunto, con una frequenza alta e puntuale, che ha dell’incredibile nel fatto che mantiene un seguito popolare nonostante tutto.
Di tutte le brutte cose che ha detto Berlusconi mentre era in Germania, e mentre in Italia si stava per consumare una delle vicende più tristi e incivili da circa cinquant’anni, col suo avvallo partecipato a favore di Marchionne, questo mi ha colpito: il suo spergiuro. Spergiuro che non ha avuto alcuna eco mediatica. Peggiore dello stupido è solamente chi di lui si approfitta; se mio padre osasse giurare su di me e, peggio, sui miei figli, lo disconoscerei immediatamente; a maggior ragione se sapessi che si tratta di spergiuro enunciato da persona notoriamente falsa ed invischiata in loschi affari, avvezza a contraddirsi frequentemente.  Se non succede questo da parte dei suoi figli e nipoti ci può essere una sola motivazione: la coscienza che non potrà essere perseguito nella sua menzogna e, tutti assieme, potranno continuare a godere dell’immensa fortuna, fondata sul malaffare, e che si perpetuerà finché non ci sarà una seria presa di coscienza da parte dell’elettorato che, stupidamente, vede in un imbonitore, millantatore senza ritegno, l’unica guida possibile della Stato; guida che ci sta portando ogni giorno che passa, verso lo sfascio dello Stato Sociale.
Per “l’opposizione”, non ho parole, al momento, per descrivere il ruolo scellerato,
l’enorme responsabilità che ha nel co-condurre l’Italia al macello.
Il più stupido degli uomini sa che non deve spergiurare.
Berlusconi non è stupido, forse, ma sicuramente è spergiuro.

NdA

Vorrei scusarmi con tutti gli amici sostenitori e blogger per la mia assenza forzata dal web, ma, ancora, al momento non dispongo di un computer affidabile con il quale mantenere i contatti in rete; spero che al più presto ritorni dall’assistenza. Nel frattempo mi devo accontentare, di tanto in tanto, di sbirciare con un vecchio PC, confidando in tempi biblici per caricare una pagina web, ma soprattutto nella fortuna che non vada in malora tutto quando, come ora, cerco di postare qualcosa con gli scarsi mezzi di cui dispongo.