La Costituzione Italiana, Art. 3 : Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

venerdì 13 agosto 2010

La follia. Da qui a L’Aquila.






M. Duglas - un giorno di ordinaria follia




Qualcuno dice: se non c'è lavoro non ci sono diritti (Bonanni[CISL] a Linea Notte. ndr). Parliamo di diritti.
Quindi adesso c'è lavoro e ci sono i diritti. Grazie agli accordi siglati da UIL e CISL che fanno un favore a Confindustria: i cattivoni della CGIL bastiancontrari a prescindere. Come mai, allora, tante persone sono sistematicamente non riassunte al terzo contratto a termine, in modo da proseguire il circolo vizioso di questi contratti trimestrali? Il diritto di essere precari. Non lo sa Bonanni che, mentre un lavoratore, anche se non è precario, conduce vita precaria con quei 1000 € (ma spesso anche meno se si parla di contratti part-time senza possibilità di trasformazione in tempo pieno) al mese, mentre i vertici aziendali hanno introiti da capogiro? E come giustifichiamo un intestardimento a voler continuare a produrre automobili, quando il mercato dell'auto è al collasso? Caro Bonanni! Pensando di fare il bene dei lavoratori fa l'interesse delle aziende: delocalizzeranno comunque! Anche con questi accordi che privilegiano le aziende il vantaggio che esse avranno a spostarsi nell'est Europa sarà incomparabile! Vale la pena essere schiavi in patria per un piatto di lenticchie?
Siamo ridotti che anche i lavoratori, a maggioranza, pur di inseguire un miraggio, vanno contro se stessi.
Si guarda al proprio misero interesse (si, perché nel nostro caso di lavoratori dipendenti, l'interesse è veramente misero), ed appena lo si ottiene ci si dimentica delle altre persone. Quelle che non hanno ottenuto un bel niente! Che sono la stragrande maggioranza. Io mi chiedo dove sia la civiltà in tutto questo. Come quei pochi aquilani che, avuto quel che di diritto spetterebbe a tutti, si dimenticano dei loro concittadini, compaesani che a migliaia sono ancora nelle tendopoli praticamente ignorati dai media.
foto trovata su Google digitando "follia"
Solo a tarda notte, in un documentario su rai3, se ne parla con profondità. Facendo ascoltare anche le campane stonate di quelli che, ottenuto un zuccherino, si sono subito schierati dalla parte del ducetto di Arcore.

È Proprio vero: non c'è discernimento nel dolore. Ci si aggrappa a tutto pur di continuare a respirare; ed ognuno vede il proprio dolore come peggiore rispetto a quello degli altri. Per questo c'è bisogno di persone che vedano la realtà obbiettivamente; persone che non hanno interesse che le cosano vadano in un verso o nell'altro; persone che abbiano un alto senso morale e che facciano il loro lavoro nel reale interesse della gente che fa parte della classe sociale più debole… Ma tanto Bonanni non mi leggerà mai!
E pensare che la classe operaia è la più numerosa e importante forza di una Nazione!
Ecco allora che le notizie sono monopolizzate da vicende interne dei nostri sfruttatori, che a ben vedere distraggono dai reali problemi; ormai non ha importanza chi ha fatto cosa: bisogna mandarli a casa perché sono incompetenti alla guida di un Paese. Lavorano per loro stessi.
E mentre noi ci scanniamo per un tozzo di pane loro sguazzano nel lusso a nostre spese. Ma su una cosa Bonanni ha ragione: i sindacati sono diventati come partiti politici, solo che CISL e UIL non fanno eccezione.
Al livello di sfruttamento che stiamo raggiungendo nel nostro illuminato Paese, com'è possibile non tacciare di condotta antisindacale tutte quelle aziende che, di fatto, impediscono con azioni anche spesso palesi , l'entrata del sindacato in esse?!?
Al livello di condotta antisindacale al quale siamo oggi (non presso tutte le aziende, ma, comunque sia, troppe!) si rende necessaria una norma che obblighi l'entrata del sindacato, anche a titolo gratuito, per impedire ai datori di lavoro, che spesso sono multinazionali che fanno capo a misteriosissimi proprietari, irrintracciabili, di esercitare un potere sulla vita delle persone che le rende completamente asservite al lavoro: schiavi moderni.
Ricordiamolo: la schiavitù è stata abolita. Facciamo che lo sia anche nei fatti, oltre che sulla carta.
Dove sono i diritti che qualcuno vuole legati al lavoro, se poi il lavoro ti rende schiavo e neppure ti rende accettabile la vita almeno dal punto di vista economico? Che fine ha fatto il proverbiale "ghe pensi mi" del Presidente del Consiglio, che vede ormai sfaldarsi la sua maggioranza di merda, non avendo mai fatto altro che operazioni di facciata? Speriamo di svegliarci presto da questo incubo di massa, che vede, da una parte, gente contenta di essere menata per il naso, e dall'altra gente che studia solo maniere per menare per il naso i primi sempre in maniera nuova e paradossale, contando sull'elemento sorpresa ed ancor di più sullo scarso o inesistente senso critico. Un esempio eclatante l'ho scoperto recentemente su questo blog che ha molto a cuore questo argomento, e che ringrazio di fare informazione.