La Costituzione Italiana, Art. 3 : Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Sono convinto che a noi, di quello che sta realmente accadendo, venga detto, si e no, un decimo. Oramai, da Berlusconi a D'Alema, da Marrazzo a Bertolaso, passando per tutte la boutade del presidente del consiglio con relative smentite, e smentite delle smentite; l'unica cosa che si capisce chiaramente, che dovrebbe essere nitida anche al più imbecille degli italiani, è il traffico affaristico che c'è dietro al teatrino messo su da costoro. La mia unica speranza è che almeno la magistratura faccia il suo dovere. Resta comunque il buco, anzi l'abisso legislativo ed ancor più istituzionale in cui ci hanno condotto. Dalle dichiarazioni di Montezemolo -"la fiat non ha preso un euro dal governo"- a quelle di Marchionne, che vuole recidere il "ramo secco" di Termini Imerese, ed ora con lo scandalo annunciato (non per vantarmi, anzi, è da molto che giravano anche i filmati su Youtube) anche in un mio vecchio post, sulla Maddalena, che coinvolge al Protezione Civile. La vergognosa ricaduta affaristica del terremoto de L'Aquila non la voglio tirare in ballo perché è troppo disgustosa. L'articolo di Giuseppe D'Avanzo su La Repubblica, spiega molto bene il perché Bertolaso si dovrebbe dimettere senza indugi, senza aspettare il consenso di alcuno. Eppure la trasparenza in Italia continua a non essere di casa.
Che dobbiamo fare? C'era bisogno di Mieli, ad Annozero, per farci capire che sta per saltare il tappo? Non lo sappiamo già da almeno un anno e mezzo? Già da prima, cioè, che iniziasse la crisi? Eppure i segnali c'erano, e hanno intensificato il loro influsso man mano che passava il tempo. Vorrei tanto (ingenuo, ricordate?) che la gente cominciasse a comportarsi bene gli uni con gli altri. Già questo sarebbe un inizio per una presa di coscienza.
L'altro giorno, stavo andando in pausa pranzo, chiudo la mia postazione (lavoro in un supermercato), e mentre mi incammino verso il corridoio centrale, una signora con sguardo altero e superiore, fa per uscire proprio di lì, nonostante sbarra e catenella ad impedire il passaggio. -"Signora, scusi, non si può passare per questa cassa, per uscire c'è l'apposita uscita senza acquisti. Se i miei superiori dovessero vederla mentre io sono ancora qui, mi sgriderebbero sicuramente..." Lei –"Pazienza!" e passa quasi non degnandomi di uno sguardo. In Italia le regole è bello infrangerle... Anche se preferirei infrangere il culo - con una pedata - di quelli che le infrangono! Questo è un comportamento largamente diffuso, che non tiene conto della ricaduta che ha anche su coloro che lo applicano. Ed è generato proprio da quell'ignoranza civica di cui si parla nel post di Obbie. Infrangere le regole è diventata una cosa da furbi, di cui vantarsi: "E' insostenibile che sulle spalle di una maggioranza silenziosa, al limite del lassismo (lo si rischia quando si accettano supinamente azioni orribili provenienti da obiettivi ancora più orribili come quella di frodare gli altri cittadini negando la giusta imposizione fiscale) una minoranza si elevi a "parte furba e intelligente". Bellissimo il lungo commento di Daniela.
Quelle di cui parla Daniela sono ancora "piccole cose" (lo so che si comincia da queste... come quello che ti suona dietro, al semaforo rosso, per farti andare avanti!) ma: indubbiamente non ricordo una classe politica così disonesta e incompetente (che riesce a far bere tutte le sue bugie alla gente che non si rende conto della repressione in atto; guarda i fatti di Milano: dopo anni di amministrazione di destra, ora le colpe sono tutte della sinistra...); un Marchionne serafico può dichiarare di aver "riportato" la Fiat in Russia perchè l'Italia non darà più incentivi: non c'è più responsabilità sociale, e chi ci rappresenta dà l'esempio che si può tranquillamente fare, altrimenti, se non ti adegui, peggio per te! Tu parli di magistratura, ma di fatto le stanno togliendo i mezzi per sconfiggere, prima fra tutte, la mafia nelle istituzioni!
E' così, Angie. Lo so bene anche io, e come me tanti italiani lo sanno alla stessa maniera: con l'impotenza di uno che può solo stare a guardare. A forza di dirlo, sembra quasi vero che le colpe sono sempre e solo a sinistra. Ma si deve necessariamente, e prima o poi accadrà, soffermarsi con la dovuta attenzione, sul reale operato della classe politica tutta. Ed è li che il tappo corre il rischio vero di saltare. Ma perchè si deve arrivare a questo punto per essere rispettati? E' questo che mi fa incazzare! Basterebbe applicare la costituzione.
Non scrivo molto, ma è molto il piacere nel leggere come la pensa chi mi legge. In questo piccolo spazio web è gradito l'intervento di tutti, anche anonimi e/o contrari alle cose che penso e scrivo, poiché è attraverso il confronto tra idee diverse che ci può essere una crescita intellettuale volta alla soluzione dei problemi. Tuttavia non sono graditi spam, turpiloquio offensivo ed attacchi gratuiti.
Questo è un Blog Vegano - Ripudio ogni crudeltà sugli animali!!!. Non chiedetevi di cosa si nutre un vegano: cliccate l'immagine e scopritelo! ¿Sennò a che serve internet?
Contro la lapidazione
Ancora al giorno d'oggi si muore per lapidazione. Una barbarie che deve finire! 28 Agosto - Moratoria contro qualsiasi pena che comporti la morte!
Non mi chiamare straniero, portiamo lo stesso grido, la stessa vecchia stanchezza che viene trascinando l'uomo dall'inizio dei tempi, quando non esistevano frontiere, prima che venissero loro, quelli che mentono, che vendono i nostri sogni, quelli che inventarono un giorno questa parola: straniero.
La vendita di questo libro contribuisce al progetto FREE (Fotovoltaico per la Ricerca Eco ed Equo solidale), un progetto di Luce&Vitaenergia che ci consente di partecipare alla produzione di “energia elettrica verde” adottando un pezzetto di impianto fotovoltaico
di Anna, dal suo blog Miss Kappa Dichiararsi comunista oggi
Il comunismo odierno nulla ha a che fare con lo stalinismo, o con il
togliattismo, o, come dite voi piccoli borghesi benpensanti, o, peggio ancora,
individui non pensanti,con l' essere contro il Paese e volerlo distruggere a
tutti i costi, solo perchè non riusciamo ad essere uguali a Berlusconi .Cosa che
voi anelate e vedete come obiettivo personale. Essere comunisti oggi è una
questione universale, è volare alto, è mettere al centro di tutto la dignità
dell' essere umano. Di tutti gli esseri umani, anche di chi non ha lavoro, di
chi ha avuto la casa distrutta, di chi fugge dalle guerre, di chi ha gusti
sessuali non convenzionali, di chi, ancora bambino, è costretto a lavori
usuranti in tutto il mondo, di chi per problemi fisici non potrà mai lavorare. E
così via, sino ad arrivare all' ultimo degli ultimi. Questo è essere comunisti
oggi: guardare in faccia la realtà, non credere alle bugie di chi ci governa,
avere il coraggio di combattere in prima persona, anche se si è soli di fronte a
ciò che sembra insormontabile.Un vero comunista, convinto di ciò, non ha mai
amato la Russia di Stalin come, allo stesso modo, non ha mai amato il Cile di
Pinochet.
gay onorario
Su iniziativa di Zio Scriba, aderisco a quest'iniziativa, perché: "Come Pablo Picasso. Come ogni individuo appena decente. (Perché le pecorscimmie omofobe sono quanto di più stronzo abbia mai insudiciato questo mondo.) Anche se per me l'anima umana è ovviamente bisex (o, meglio ancora, asessuata) e le monosessualità sono forzature culturali. "
La democrazia
-
Demos (popolo), kratos (potere): potere, comando del popolo.
Bellissimo proponimento.
Quanto di più giusto ci si possa proporre, tutti coloro che fanno par...
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente
nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si
può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio
costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il
male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla
sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare,
lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.
Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun
controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non
se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti,
sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione,
un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha
voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente.
Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o
pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di
far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli
indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da
eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito
che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e
specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di
non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare
l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la
catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al
caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa
nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si
svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli
indifferenti”.
Quelle di cui parla Daniela sono ancora "piccole cose" (lo so che si comincia da queste... come quello che ti suona dietro, al semaforo rosso, per farti andare avanti!) ma: indubbiamente non ricordo una classe politica così disonesta e incompetente (che riesce a far bere tutte le sue bugie alla gente che non si rende conto della repressione in atto; guarda i fatti di Milano: dopo anni di amministrazione di destra, ora le colpe sono tutte della sinistra...);
RispondiEliminaun Marchionne serafico può dichiarare di aver "riportato" la Fiat in Russia perchè l'Italia non darà più incentivi: non c'è più responsabilità sociale, e chi ci rappresenta dà l'esempio che si può tranquillamente fare, altrimenti, se non ti adegui, peggio per te!
Tu parli di magistratura, ma di fatto le stanno togliendo i mezzi per sconfiggere, prima fra tutte, la mafia nelle istituzioni!
E' così, Angie. Lo so bene anche io, e come me tanti italiani lo sanno alla stessa maniera: con l'impotenza di uno che può solo stare a guardare. A forza di dirlo, sembra quasi vero che le colpe sono sempre e solo a sinistra. Ma si deve necessariamente, e prima o poi accadrà, soffermarsi con la dovuta attenzione, sul reale operato della classe politica tutta. Ed è li che il tappo corre il rischio vero di saltare. Ma perchè si deve arrivare a questo punto per essere rispettati? E' questo che mi fa incazzare! Basterebbe applicare la costituzione.
RispondiElimina;)
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