La Costituzione Italiana, Art. 3 : Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

domenica 14 febbraio 2010

I tempi nostri, nostri...


Sono convinto che a noi, di quello che sta realmente accadendo, venga detto, si e no, un decimo. Oramai, da Berlusconi a D'Alema, da Marrazzo a Bertolaso, passando per tutte la boutade del presidente del consiglio con relative smentite, e smentite delle smentite; l'unica cosa che si capisce chiaramente, che dovrebbe essere nitida anche al più imbecille degli italiani, è il traffico affaristico che c'è dietro al teatrino messo su da costoro. La mia unica speranza è che almeno la magistratura faccia il suo dovere. Resta comunque il buco, anzi l'abisso legislativo ed ancor più istituzionale in cui ci hanno condotto. Dalle dichiarazioni di Montezemolo -"la fiat non ha preso un euro dal governo"- a quelle di Marchionne, che vuole recidere il "ramo secco" di Termini Imerese, ed ora con lo scandalo annunciato (non per vantarmi, anzi, è da molto che giravano anche i filmati su Youtube) anche in un mio vecchio post, sulla Maddalena, che coinvolge al Protezione Civile. La vergognosa ricaduta affaristica del terremoto de L'Aquila non la voglio tirare in ballo perché è troppo disgustosa. L'articolo di Giuseppe D'Avanzo su La Repubblica, spiega molto bene il perché Bertolaso si dovrebbe dimettere senza indugi, senza aspettare il consenso di alcuno. Eppure la trasparenza in Italia continua a non essere di casa.

Che dobbiamo fare? C'era bisogno di Mieli, ad Annozero, per farci capire che sta per saltare il tappo? Non lo sappiamo già da almeno un anno e mezzo? Già da prima, cioè, che iniziasse la crisi? Eppure i segnali c'erano, e hanno intensificato il loro influsso man mano che passava il tempo. Vorrei tanto (ingenuo, ricordate?) che la gente cominciasse a comportarsi bene gli uni con gli altri. Già questo sarebbe un inizio per una presa di coscienza.

L'altro giorno, stavo andando in pausa pranzo, chiudo la mia postazione (lavoro in un supermercato), e mentre mi incammino verso il corridoio centrale, una signora con sguardo altero e superiore, fa per uscire proprio di lì, nonostante sbarra e catenella ad impedire il passaggio. -"Signora, scusi, non si può passare per questa cassa, per uscire c'è l'apposita uscita senza acquisti. Se i miei superiori dovessero vederla mentre io sono ancora qui, mi sgriderebbero sicuramente..." Lei –"Pazienza!" e passa quasi non degnandomi di uno sguardo. In Italia le regole è bello infrangerle... Anche se preferirei infrangere il culo - con una pedata - di quelli che le infrangono! Questo è un comportamento largamente diffuso, che non tiene conto della ricaduta che ha anche su coloro che lo applicano. Ed è generato proprio da quell'ignoranza civica di cui si parla nel post di Obbie. Infrangere le regole è diventata una cosa da furbi, di cui vantarsi: "E' insostenibile che sulle spalle di una maggioranza silenziosa, al limite del lassismo (lo si rischia quando si accettano supinamente azioni orribili provenienti da obiettivi ancora più orribili come quella di frodare gli altri cittadini negando la giusta imposizione fiscale) una minoranza si elevi a "parte furba e intelligente". Bellissimo il lungo commento di Daniela.

3 commenti:

  1. Quelle di cui parla Daniela sono ancora "piccole cose" (lo so che si comincia da queste... come quello che ti suona dietro, al semaforo rosso, per farti andare avanti!) ma: indubbiamente non ricordo una classe politica così disonesta e incompetente (che riesce a far bere tutte le sue bugie alla gente che non si rende conto della repressione in atto; guarda i fatti di Milano: dopo anni di amministrazione di destra, ora le colpe sono tutte della sinistra...);
    un Marchionne serafico può dichiarare di aver "riportato" la Fiat in Russia perchè l'Italia non darà più incentivi: non c'è più responsabilità sociale, e chi ci rappresenta dà l'esempio che si può tranquillamente fare, altrimenti, se non ti adegui, peggio per te!
    Tu parli di magistratura, ma di fatto le stanno togliendo i mezzi per sconfiggere, prima fra tutte, la mafia nelle istituzioni!

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  2. E' così, Angie. Lo so bene anche io, e come me tanti italiani lo sanno alla stessa maniera: con l'impotenza di uno che può solo stare a guardare. A forza di dirlo, sembra quasi vero che le colpe sono sempre e solo a sinistra. Ma si deve necessariamente, e prima o poi accadrà, soffermarsi con la dovuta attenzione, sul reale operato della classe politica tutta. Ed è li che il tappo corre il rischio vero di saltare. Ma perchè si deve arrivare a questo punto per essere rispettati? E' questo che mi fa incazzare! Basterebbe applicare la costituzione.

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