La Costituzione Italiana, Art. 3 : Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

martedì 16 marzo 2010

Alcuni punti importanti: diritto e dovere


Vorrei richiamare l'attenzione su alcune cose che ritengo importanti.
Sono rimasto d'accordo con i post che ho letto, a favore del voto. Vorrei cioè avvallare la tesi che andare a votare, costituisce un vantaggio che supera di gran lunga quello dell'astenersi.
Non recarsi alle urne equivale a sottrarre un voto che si contrappone alla destra che abbiamo ora ai vertici dello stato, e che tutti sappiamo con quali risultati.
Ovviamente, anche a destra, disgustati dal modo di condurre la politica, in tanti diserteranno il voto. Ma perché controbilanciarlo? Non ce n'è assolutamente motivo!
Molti - per la verità anche io - potranno dire che non si sentono più rappresentati dalla sinistra. Si perché la sinistra, nel Pd, è diventata veramente l'ombra del Pdl, e sinceramente, non mi sento di suggerire di consegnare a questo partito la guida del paese. Credo comunque che sarebbe un inizio per migliorare le cose. Purché si vada a votare. Se tutto il popolo della sinistra andrà al voto, votando quello che gli pare, ma votando a sinistra, o centro sinistra, facendo capire che la gente sta cominciando a compattarsi, a prendere coscienza della scelleratezza delle scelte politiche degli ultimi anni, ebbene, si darà inizio ad un cambiamento.
Come ho detto anche in un commento su un blog: quando ci si accorge che si sta per annegare, la priorità è tenere la testa fuori dall'acqua.
Ma finché qualcuno ci tiene la testa sotto, le probabilità di respirare, quante sono?
Non si creda quindi che il diritto al non voto sia una scelta plausibile!
Lo sarebbe in un paese normale. Ma in questo momento storico, per affermare la democrazia, c'è bisogno dell'apporto di ognuno di noi. Non è un diritto quello che si deve affermare, si deve affermare il dovere!
Attraverso la legittimazione dell'illegalità sempre più diffusa, quello che serve è un esempio di coerenza con i doveri civili, solo così ci sarà una riaffermazione anche dei diritti, che come si vede stanno decadendo;
ad uno ad uno ce li stanno togliendo, nell'indifferenza e nell'ignoranza quasi totali.


Pian piano ci tolgono, in un momento critico come questo, l'informazione, che dovrebbe invece darci modo di valutare le scelte. Chiaro il motivo.
A fronte di tutte le cazzate che sta facendo il governo, quanti di quelli che si informano solo attraverso la tv cambierebbero orientamento? Questo diritto all'informazione, anche se momentaneamente, ci viene tolto sotto questa presidenza. Ma è un chiaro segno della linea politica che tiene e che terrà.
Vogliamo veramente consegnarle ancora il paese? O vogliamo dare un segno di risveglio delle masse?
Io andrò a votare! E spero che ci si vada in tanti, a tutela dei diritti.
Per tutelare i diritti, bisogna esercitare i doveri. Fare il proprio dovere per salvaguardare il diritto.
L'ho detto anche nel post precedente: pensare di fare una libera scelta, senza valutare la conseguenza, non è una scelta civile. Ognuno avrà la sua parte di colpa nel decadimento della democrazia, la stessa colpa che ricade ora su chi ha votato questo regime, e chi lo a favorito non andando a votare 2 anni fa.


Post de il Russo
Post di Schiavi o Liberi


Questi sono i post, a mio avviso condivisibili, che hanno dato l'impulso anche a me per scrivere questo. Vorrei che chi è convinto come me di questo, se conosce qualcuno che non si vuole recare alle urne, cercasse di convincerlo a recarvicisi.

15 commenti:

  1. caro Roby, io non voglio assolutamente fare polemica (che più si cerca di chiarire, poi, più degenera), solo esprimere la mia opinione (e non voglio invitare alcuno a seguirmi):
    cosa è stato fatto, di quello che ci si aspettava, da chi aveva vinto le elezioni prima di quelli che le hanno vinte l'ultima volta?
    conflitto d'interessi? commissioni d'inchiesta?
    ma a parte questo: per chi ci crede, benissimo; io dico solo che non voglio avallare dei brogli (che quando Deaglio aveva cercato di denunciare, alla fine ci ha rimesso il suo "Diario")... e non è vero che il mio non voto andrà a qualcuno (con questo sistema elettorale, mi sono informata): contano solo le schede votate (a meno che non si lascino in bianco...)
    soprattutto a noi donne, la Liberazione ha dato questo diritto, ma penso anche che se uno di quei partigiani che ha dato la vita fosse qui, oggi, anzichè andare a votare avrebbe fatto in modo di azzerare l'attuale classe politica, non votando, anzichè appoggiare delle liste con degli ex fascisti!

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  2. ah, naturalmente mi assumo la responsabilità di pagarne le conseguenze, rimettendomi al voto degli altri: ciò non toglie che possa continuare a battermi per quello in cui credo, che vinca una parte oppure l'altra, rifiutandole entrambe!
    spero di essermi spiegata, un abbraccio.

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  3. Ti copio e incollo, semplicemente, il commento che avevo lasciato da una webamica (Ross, la trovi qui), che, come te, asseriva la necessità di recarsi alle urne.
    "Io sono piuttosto delusa, amareggiata e... stanca. Sì, credo che la parola giusta sia proprio "stanca". Questa politica, che tutto fa tranne che pensare alla polis, mi ha disgustata. Questa democrazia, che del demos se ne infischia quotidianamente, non la reggo più. Dici che è importante andare a votare. Forse hai ragione. Ma il punto è: votare per chi? Per che cosa? Per me stessa? Ma se ormai è palese da anni che là in mezzo non ce n'è uno, uno solo, che mi rappresenti! Votare per cercare di consegnare il Paese nelle mani del "leggermente meno peggio"? Ma è scelta, questa? Chi è che fa qualcosa per i cassintegrati? Chi è che aiuta (davvero, coi fatti, non con le parole!) i precari, i ricercatori, i vari co.co.pro. e sfigati vari ovunque disseminati? Chi è che fà sì che le ditte siano obbligate a concedere il part time alle donne con famiglia, perchè non basta uno straccetto di mimosa una volta all'anno per dimostrare che le rispetti e le tuteli? Chi è che, oltre ad immigrati e carcerati e trans, si ricorda, di tanto in tanto, che pure uno sfigatissimo italiano incensurato ed eterosessuale ha diritto al lavoro? CHIIIIII??? Per chi caxxo mai dovrei votare, io?"
    Fine del copia e incolla.
    Ciao!

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  4. Quel che mi amareggia è il fatto che nella vostra critica siete inappuntabili. Quel che spero è che, leggendo le mie parole, qualcuno possa trovare il motivo per continuare la lotta, anche in una direzione, che, apparentemente - è questa la mia visione - può sembrare sbagliata.
    Infatti non ho detto che il non voto venga attribuito come voto alla maggioranza, attenzione.

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  5. Se una persona non si sente rappresentata da nessuno, può andare lo stesso al seggio e dopo che il presidente gli dà la scheda, cita il diritto che nella scheda non c'è nessun simbolo che la rappresenta. In questo caso è come secavesse votato ma il voto in meno fa si che diminiusc ela percentuale del voto di maggioranza. Non solo questo, se il 50% più 1 facesse così le elezioni sarebbero da rifare cambiando completamente i partiti. Per fare questo, è meglio che si stampi la legge, mi pare che ci siano un paio di articoli e si fanno presenti al presidente di seggio che in materia è ignorante e non saprebbe cosa mettere al verbale. Comunque in ogni caso si va al seggio e si dice al presidente, dopo avere visto la scheda, di mettere a verbale che non si è rappresentati da nessun partito politico e si fa allegare il tagliandtino con l'articolo (la legge) che spiega perfettamente il perchè. L'articolo lo deve portare il cittadino che va a votare visto che viviamo in paese d'ignoranti e presuntuosi.

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  6. l'italia è un paese "libero" e "democratico"
    per cui io sono libero di andare a votare per chi mi "consigliano" loro.

    certo, non posso esprimere le mie preferenze, in quanto gli "eleggibili" vengono decisi degli "eletti".

    però... però...

    il voto è sicuramente un diritto, forse oggi come oggi un poco meno un dovere.

    comunque, se non vado a votare, per conto mio la parte "avversa" ha un voto in più, quindi vado a votare, al massimo pareggio un loro voto.

    l'unico vantaggio che trovo, in queste votazioni, è che io "voterò" contro, e non "per".

    in definitiva, chiunque, ma non loro.

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  7. Lo so Mandi che con te sfondo una porta aperta. Consiglio comunque a tutti di andare a leggere il post indicato da Viviana B. nel suo precedente commento.

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  8. Io ho sempre votato e ho sempre spinto gli altri a votare, però francamente a questa storia che chiunque va bene basta che non sia Berlusconi non ci credo più. Il Pd non si comporta diversamente dalla destra, e questo vale anche per Di Pietro, se si toglie la giustizia (o meglio quella parte limitata della giustizia che riguarda i processi di Berlusconi) è esattamente come la destra. Quindi francamente non ci vedo molta differenza tra votare Pdl o votare Pd (tranne una L di meno). Sui temi più importanti come il lavoro, l'economia, le guerre, l'energia seguono entrambi quelli che sono i diktat delle lobby economiche.
    Se bisogna votare qualcuno, proposi qualche mese fa, si voti un partito che non è presente in parlamento o nei consigli regionali, quale sta ad ognuno di noi deciderlo, ma dato che chi ha occupato finora i seggi (a livello locale o nazionale) si è visto quali interessi ha servito non credo sia giusto né utile riconfermargli la fiducia.
    Poi sarebbe utile se la democrazia ricominciassimo a farla non con una matita una volta ogni cinque anni, ma con le lotte e i movimenti.

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  9. Ho poco da aggiungere a questo discorso, oltre a quello che ho già detto nel mio post. Mi sento solo di raccogliere e rilanciare l'osservazione di Matteo sulla democrazia da costruire con i movimenti, affinchè la nostra responsabilità politica non si esaurisca nell'espressione solenne del voto, ma si rafforzi giorno dopo giorno nelle piccole e concrete scelte sociali, "di territorio" e di lotta di ciascuno di noi.

    Un saluto.

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  10. Io sono pienamente d'accordo Roby sulla necessità di andare a votare, pur con molti dubbi e perplessità. Anch'io non mi sento rappresentato, ma qualcosa che si avvicini lo troverò. Non coinciderà esattamente con le mie idee, soprattutto poi temo che non faranno quello che farei io, che non voteranno sempre come farei io, che non proporranno le leggi che proporrei io, ma è l'unica possibilità che ho per spostare di un pelino gli equilibri nella direzione che preferisco. Non so ancora se voterò Di Pietro, Sinistra e Libertà, i verdi, dipende da quelli che effettivamente ci saranno, da come si proporranno, dai temi che considereranno più importanti e, soprattutto, dalle persone che li rappresenteranno. In ogni caso voterò e lo farò con un voto valido.
    Infatti non vedo molta differenza tra il non voto e la scheda bianca o annullata, se ci fosse un numero enorme di schede bianche il giorno dopo se ne parlerebbe, per qualche giorno vedremmo qualche articolo sull'argomento, in diversi cercherebbero di argomentare che sono indirettamente voti che avvallano qualche tesi portata avanti da loro stessi, ma alla fine quei voti non saranno serviti a niente, se fossero invece andati ad un partito della sinistra, magari il più piccolo e disperato, bello e puro come l'elettore che preferisce annullare, un qualche senso l'avrebbero avuto, avrebbero spostato realmente degli equilibri!
    Sono d'accordo anche con Matteo, sull'impegno che non deve essere solo in questa occasione, ma in questa occasione dobbiamo far sentire anche la nostra voce. Perché loro, la loro voce ce la fanno sentire sempre.
    Come al solito ci lasciamo fregare dal notro eccessivo spezzare il capello in quattro.
    C'è chi non vede niente, non si fa domande, non ragiona e vota come gli dice la televisione e c'è chi vede molto in profondità, analizza, ragiona, filosofeggia e poi al dunque non vota per (giustissima) nausea ed intanto continuano a mettercelo in quel posto!
    Concordo sul fatto di dare una lezione al PD che continua a fare comunella, che ha molta responsabilità per la deriva nanoide, ma ci sono altri partiti, alcuni ce li siamo dimenticati perché non sono in parlamento, ed uno che si avvicina alle nostre idee c'è di sicuro!

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  11. Roby e Obbie, mi avete convinto.
    Io non voto (sono a Statuto Speciale) ma cercherò di seguire il filo di Obbie quando capiterà. E spero di trovare qualcosa...
    GRAZIE PER IL RAGIONAMENTO!!!

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  12. Io non sono di sinistra anche se non ho mai votato a destra. Però non so chi votare francamente. Qui in provincia non c'è nessuno che mi convince

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  13. Cerca Matteo, cerca. Non dico che, se organizzata con cognizione di causa, l'astensione non sia un'arma affilata, ma purtroppo, in questo caso, farebbe il gioco della parte politica peggiore. Comunque, siccome a me piace la pluralità, indico la lettura di questo post , che pur essendo di segno uguale come riferimento politico, ma nella materia in oggetto la pensiamo in maniera diametralmente opposta. Tanto che, chi vi scrive sostiene che "Chi attacca l'astensionismo, non comprende che votare non è più "avvalersi di un diritto", bensì prostrarsi ad una servitù. I pasquini di oggi saranno gli aguzzini di domani. A meno di cambiare quadro, scenario e teatro: per questo serve astenersi.
    ". Ovviamente non sono assolutamente d'accordo. Lo sarei qualora fossimo in una vera e sana democrazia nella quale c'è solo qualche piccolo,ma mai trascurabile, conflitto.

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  14. caro Robi... la follia di chi crede di "esprimere" una cosa qualunque NON andando a votare, e nello specifico nei momenti in cui tutto lo Stato è saldamente in mano alla Mafia, è pari alla logica dell'efficiente messaggio della mafia stessa, che ha le idee ben più chiare: vota PdL, o se quello non ti va bene, NON VOTARE AFFATTO.
    Tante osservazioni fatte da chi nn vuole votare sono giuste, e da condividere in tutta la loro amarezza, ma il bene di qualunque cosa si vede dai risultati. Ora.. il risultato sarà solo che - in questo momento più che mai- qualunque voto anti-mafia non utilizzato darà un puntello in più alla struttura criminale che ci sta mettendo nella condizione di nn capire più niente.
    COMUNQUE io propongo che TUTTI quelli che hanno un blog martellino in questi giorni solo per implorare tutti di andare a votare -io lo farò e spero che venga in mente a tutti, come già è venuto a te.

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  15. Gioia mi riempi di gioia!
    Hai sintetizzato splendidamente quel che vorrei spiegare a chi non mi capisce. Dal tono credo che tu abbia visitato il blog che ho segnalato poco sopra, dove ho ricevuto solo attachi, anche se un po' paludati (assai poco, per la verità). Ad un certo punto non so più cosa dire... Ma per fortuna arrivi tu! Grazie!

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