La Costituzione Italiana, Art. 3 : Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

giovedì 27 maggio 2010

Il deserto delle nostre istituzioni


Il titolo prende spunto dall'ultimo "passaparola" di Travaglio.
Pensa se, come succede in America (ad esempio) ci fossero anche da noi, degli agenti provocatori, che travestiti da corruttori vanno a testare l'onestà dei politici! In Parlamento ed al Senato sarebbe il deserto.
È mai possibile che in Italia si debba sempre arrivare ad una situazione limite per reagire? A quanto pare si. I riflessi alle angherie degli italiani sono lenti, anche quando sono manifestamente tali già da prima di essere attuate.
Sul "Fatto Quotidiano" del 27 maggio, c'è un articolo durissimo di Luigi de Magistris. Lui, è molto arrabbiato per questo ultimo (ma solo in ordine di tempo) tentativo di delegittimare il lavoro di magistrati e giornalisti che, con questa legge in fase di approvazione, non potranno più lavorare liberamente. Si tratta dell'ennesima porcata che perfino il capo di stato vorrebbe condivisa tra le parti politiche: ma stiamo scherzando?
Come fa notare Travaglio, una legge porcata, anche se condivisa, non ne attenua certo la incostituzionalità, anzi, semmai la aggrava, perché vuol dire che allora sono tutti d'accordo! Allora siamo veramente in mano ad una manica di faccendieri collusi col crimine!
Bruno Tinti scrive, traendo riferimento dalla vicenda di Antigone e Creonte, a proposito del conflitto che generava il dover disobbedire ad una legge, anche se ingiusta. Scrive che, quel conflitto, è "felice di non doverlo vivere ora, chiamato ad applicare una legge vergognosa, emanata da una classe dirigente arrogante e tremebonda, impegnata in una lotta disperata per l'impunità e la sopravvivenza." E continua "sono felice di essere libero di non rispettare la legge, di poter dire al giudice che mi processerà per aver raccontato ai cittadini i delitti commessi da quelli stessi che vogliono impedirmi di raccontarli, che sì, è vero, ho violato la legge di B, di Alfano, di Ghedini, dei tanti volenterosi protettori di capi e sottocapi colti con le mani nel sacco; ma che questa legge è ingiusta."

Ripreso anche cinque giorni fa sul blog di Andrea Sacchini, l'articolo di Tinti, ho poi letto l'articolo intero sul blog Uguale per tutti, e assicuro che ho avuto un brivido lungo la schiena.
Ma è così: per accorgersi di subire un'ingiustizia, dobbiamo arrivare ad esserci immersi con tutta la testa. Fino al collo non basta. Il Popolo Italico ha bisogno di sentirsi mancare l'aria, per reagire. Forse è come dice Travaglio, che in questo caso sia meglio; poiché, facendo in seguito ricorso alla Corte Europea per i diritti dell'uomo, si arriverebbe ad un annullamento della legge ritenuta lesiva della libertà dell'informazione, e quindi di un diritto fondamentale dell'uomo. Chissà che così la gente finalmente si accorga di che razza di porcate si è macchiato, a ripetizione, questo governo. Il deserto delle buone intenzioni; la giungla dell'individualismo, dell'affarismo che accomuna parlamentari deputati e senatori, che invece di fare il bene del Paese si fanno gli affari loro a nostre spese; senza badare a spese! Ci sono anche persone oneste, ma sono poche per affrontare il malaffare imperante, a quanto pare...
Ma, dico io, se la finissimo di finanziare "missioni di pace", e comperare armamenti ed aerei da guerra (oops: aerei promotori di pace, attraverso l'uso della forza!), non rientreremmo dal debito pubblico in men che non si dica? Invece di attuare soluzioni-farsa sarebbe ora di mandarli tutti chi a casa e chi in galera.

Ricordo un episodio di diversi anni fa, quando un impiegato, commesso di supermercato, venne costretto a licenziarsi (e lui cedette alle pressioni) perché beccato a mangiare qualche acino d'uva, mentre tutt'intorno a sé, i capetti (ir)responsabili facevano man bassa di tutto quel che volevano. Paraculi! Uno di loro, non ha esitato a denunciare il collega per nulla di ché. Una dirigenza rispettabile non avrebbe permesso che fosse penalizzato un ottimo elemento per così poco; anzi avrebbe diffidato il denunciante dal mettere in allarme tutto un apparato dirigenziale per una stupidaggine. Qualche anno dopo anche il denunciante si licenziò in seguito alle pressioni alle quali sono sottoposti tutti i suoi parigrado; ma era in buona compagnia. Questo per dire che si guarda troppo all'apparenza e poco alla sostanza anche nel piccolo di un'azienda privata. E Berlusconi sta trattando così l'Italia intera; il brutto è che l'Italia ci casca puntualmente. Quand'è che capiremo finalmente chi è Berlusconi?

14 commenti:

  1. Mi piace molto il tuo blog.
    Come si può non concordare anche su questo post?..
    anche se so bene che le persone rappresentano qualcosa che comunque esiste.. e che va combattuto a partire dai nostri stessi pensieri, autoindulgenze, omissioni.. ecc.

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  2. Bello questo post, però ti vorrei incoraggiare dicendoti che tutto questo presto finirà.

    http://kinnie51.blogspot.com/2010/05/la-civilta-dellempatia.html

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  3. Grazie del commento! e... hai ragione, caro Roby.. eppure! già capire (ammettere..) che PREGARE - ciascuno a suo modo, e perfino del tutto laicamente! non è un atto fideistico, una stupida ingenuità da beghine, ma una potente azione che ha effetti sul mondo, può aprire nuovi e grandi orizzonti.
    E così l'assioma "non ci resta che pregare" può ribaltarsi nel "possiamo imprimere un'azione in più"... perché naturalmente concentrare le energie, connettersi con il pensiero, NON significa rinunciare alle azioni nel mondo, ma anzi attingere a nuove forze per intensificarle e sostenerle.

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  4. Come disse Luttazzi, berlusca ci tratta come in un rapporto anale... più fa male e più ne vogliamo

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  5. Matteo, ma cambi sempre nome?
    Comunque, generalizzando, pare sia proprio così.
    Ma noi non siamo di quella partita, come dire, avariata. E non godiamo a farci bistrattare. In nessun ambito.
    Correggimi se sbaglio.

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  6. CREDO CHE L'APPEAL DI BERLUSCONI SI SIA MOLTO APPANNATO, MA NON E' QUESTO IL NOCCIOLO DELLA QUESTIONE. GLI ECONOMISTI SOSTENGONO CHE UNA MANOVRA URGENTE DI 'AGGIUSTAMENTO' DI 24 MILIARDI DI EURO E' DESTINATA, QUANDO SARA' A REGIME, A RIACCENDERE LA SPECULAZIONE SULL'EURO, SIA IN ITALIA CHE NEGLI ALTRI STATI EUROPEO CHE STANNO FACENDO MANOVRE ANALOGHE. SOLO CHE L'ITALIA HA UN DEBITO PUBBLICO MOSTRUOSO: 1.800 E PASSA MILIARDI DI EURO, CHE PRODUCE INTERESSI PASSIVI NELL'ORDINE DI UN CENTINAIO DI MILIARDI DI EURO L'ANNO. CHE OVVIAMENTE OCCORRE PAGARE. COME? MEDIANTE L'EMISSIONE DI ALTRI TITOLI DI STATO, CHE SONO AI MINIMI STORICI QUANTO ALL'INTERESSE PAGATO AI RISPARMIATORI (MENO DELL'1%), DEI QUALI FANNO INCETTA GLI SPECULATORI SUDDETTI. DUNQUE, DA UNA PARTE QUESTI TITOLI ALLA SCADENZA DEBBONO ESSERE PAGATI, DALL'ALTRA IL MERCATO DEL RISPARMIO PRIVATO NON TIRA PIU', CON IL RISULTATO DEL DEFAULT DELLA FINANZA PUBBLICA. STESSO QUADRO, STESSO SCHEMA CHE HA MESSO IN GINOCCHIO LA GRECIA. L'UNICA STRADA SAREBBE LA TASSAZIONE DELLE RENDITE FINANZIARIA AL 20% ANZICHE' L'ATTUALE 12,5%, LA TASSAZIONE DEI CAPITALI RIENTRATI DALL'ESTERO CON IL PAGAMENTO DI UN MISERO 5%, ED ALTRO CHE POTRETE LEGGERE SUL FATTO QUOTIDIANO AD OPERA DELLA PENNA DI MARCO TRAVAGLIO. CIAO.

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  7. Oggi ho lavorato come un autentico schiavo e non ho ancora avuto modo di leggere il giornale. Ma già da quello che dici, Luigi, pur già conoscendo le azioni sconsiderate del governo che tu ben ricordi, mi viene voglia di leggere il Fatto Quotidiano. Lo farò comunque domani: ora sono troppo stanco. Domani mattina ho la mezza giornata libera, e dopo la mia corsa mattutina mi concentrerò sulla lettura del giornale.
    Ciao Luigi, e grazie.

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  8. ROBY, GRAZIE DI CHE? INOLTRE, MARCO TRAVAGLIO LO PUOI LEGGERE TUTTI I GIORNI SUL MIO BLOG.

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  9. Ciao Roby grazie della visita su Niente Barriere, ricambio molto volentieri, hai davvero un blog molto interessante.

    Cito una tua frase che mi ha molto colpito "...per accorgersi di subire un'ingiustizia, dobbiamo arrivare ad esserci immersi con tutta la testa. Fino al collo non basta. Il Popolo Italico ha bisogno di sentirsi mancare l'aria, per reagire."
    Hai proprio ragione ... e speriamo che passi in fretta sta tempesta, perché dopo la pioggia torna sempre il sole.

    Un saluto

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  10. Beh, Antigone non ha fatto poi una gran bella fine, mi pare.
    Purtroppo la sensazione è che da noi ormai il marcio sia talmente incancrenito che solo con un'amputazione si potrebbe tentare di risolvere la situazione... ma non è detto che il paziente sopravviva...

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  11. Grazie Raimondo; vorrei proprio aver torto riguardo ai termini di una reazione ai soprusi. Sarebbe meglio stoppare le azioni dannose un po' prima, proprio per evitare la cancrena che dice Viviana, e che oramai pare in stadio avanzato...
    Infatti, Viviana: Antigone non ha fatto una bella fine.
    Ciò che importa, tuttavia, è avere la forza di ribellarsi alle leggi ingiuste, al costo di fare una fine indecorosa; con la speranza che almeno le generazioni future ne imparino la lezione.

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  12. Grazie della segnalazione,la finestra è iniziata a comparire ieri sera,stasera pare non compaia più,purtroppo sul web sono parecchi i fastidi non voluti.

    Saluti,

    && S.I. &&

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  13. Ho da poco un blog, e sto imparando con molte difficoltà a capire come funziona, e il primo blog che trovo è il tuo. E per la verità non so bene neanche come ci sono arrivato. Ma sono contento, mi piace. Continua, che siamo in tanti.

    Marnilo

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  14. Grazie Marnilo! Ben venuto nella community di Blogger! Non è mai il caso che ci guida, scrissi qualche cosa su questo anche in un post precedente. Ricambio volentieri l'adesione al blog. Spero di leggerti spesso su queste pagine.

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