La Costituzione Italiana, Art. 3 : Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

venerdì 11 febbraio 2011

Il bel Paese, ed il baratro


Non so più se quel che vedo e sento, sia un asino che vola o un unicorno, o gnomi e folletti, elfi, streghe e maghi… Pura fantasy. Ho letto un bell’articolo di Luca Casarini sul blog della Filcams, che per un attimo indaga la responsabilità che hanno avuto anni di cattiva informazione, di scadenti programmi TV, di una dissennata rincorsa all’audience che li ha generati. Purtroppo questa consapevolezza è ben lontana dalle molte, troppe teste che affollavano le strade di Milano protestando contro la Magistratura, a favore di quelli che non dovrebbero neppure avvicinarsi ad un ruolo importante come quello istituzionale. Viene accusata, l’”opposizione”, di esacerbare il dialogo rendendolo un litigio aspro ed improduttivo, quando invece neppure questo sa fare; anzi, sarebbe già qualcosa di più rispetto al nulla - imperdonabile - che finora ha fatto.
Ma quelle persone che si sono ritrovate per ingiuriare i giudici, si rendono conto che ad esacerbare la discussione politica sono loro, o meglio, è il loro capo? Il primo che lancia attacchi ad un organo dello stato che legittimamente conduce un’indagine su ipotesi di reato, è proprio Silvio Berlusconi; non vi puzza (ovviamente mi rivolgo a quella massa di creduloni che, purtroppo, credo che mai mi leggerà) che faccia così fatica, anzi non voglia proprio sottoporsi ad un giudizio al quale ciascuno di noi sarebbe obbligato? Ma perché gli si perdona tutto? Perché ha i soldi a palate?!? Evidentemente è diventata un scusante per il popolino assoggettato che vede in lui un dio.
Jack Kerouac
Per me la reticenza è un indizio di colpevolezza, tanto più quanto più è alto il piano sociale sul quale è chi la mette in atto.
Leggendo Sulla stradadi Kerouac mi sono appassionato, mio malgrado, alla vita dissennata di questi giovani sbandati, e mi è parso di vivere con loro quelle avventure da costa a costa che li hanno portati poi a diventare dei miti della Beat Generation. Nel loro piccolo combattevano un sistema capitalistico che, anche in quegli anni, generava immense diseguaglianze; certo, lo facevano con i mezzi sbagliati, che erano quelli di un individualismo estremo, pur rimanendo legati tra di loro come fratelli, ma completamente slegati dalla logica politica. Forse è per questo che il movimento che ne nacque fallì, e forse, favorì addirittura la crescita capitalistica attraverso logiche mediatiche che plasmarono l’immaginario trovando il punto debole della Beat Generation in tutti quei comportamenti autodistruttivi o, comunque eccessivi, che la persona di ceto medio mal vede.
Comunque si guardi la cosa, è molto più facile favorire chi agisce male, e parlo di chi dovrebbe opporvisi, attraverso un atteggiamento errato, che tentare di fare bene il proprio lavoro di opposizione, con fermezza e richiedendo a voce alta il rispetto delle regole; soprattutto se, anche da parte loro, ci sia uno scarso rispetto di quest’ultime. Il danno  ormai è fatto: c’è un gran numero di persone, a cui è stata plasmata la loro idea di società, che ritiene il comportamento sprezzante delle regole e spesso anche illecito ed illegale, come un comportamento normale, che fa parte del modello civile; fin quando non dovrà pagarne lo scotto. Il fatto è che ne dovremo pagare lo scotto tutti.
È il prezzo che dovremo pagare per anni di immobilismo politico, di arrivismo imprenditoriale, di decadimento culturale; in un paese dove non si legge quasi per niente i cervelli si atrofizzano, e cominciano a scambiare per cioccolata quel che cioccolata non è. I culi flaccidi ringraziano.

14 commenti:

  1. Grazie Roby, il tuo post mi ha fatto riflettere anche sulle difficoltà dell'opposizione.
    La tua lettura sugli sviluppi della Beat Generation mi suggerisce nuovi ragionamenti.
    Non bisogna accontentarsi delle analisi sulle "responsabilità che hanno avuto anni di cattiva informazione, di scadenti programmi TV..."

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  2. Leggi
    http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2011/02/11/pop_manifestazione.shtml

    giusto per capire di quale piazza stiamo parlando

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  3. Non sono certo io a dover ricordare che, mentre il bene si prende anche grandi pause, il male è sempre all'opera per trovare percorsi invisibili attraverso i quali imporsi quasi impercettibilmente; lo ricordò a suo tempo anche Bob Marley. Anche se le responsabilità dei media sono innegabili e rilevanti, non si può non prendere in considerazione che la soluzione potrebbe prescindere dall'attuare una politica su quel versante, in quanto gravemente compromesso. Versante che, comunque, è altre sì preso di mira da chi persegue il male in quei pochi esempi felici di informazione vera. Preservarli sarebbe veramente il caso!

    La piazza di cui stiamo parlando, ahimé, è proprio quella, c'è una discussione sul blog viola a http://violapost.wordpress.com/, dove anche io ho commentato qualcosina, ma non sono certo che la foto rispecchi la realtà attribuitale; io, a parte la foto, esprimo un altra preoccupazione: "rimane la gravità del fatto che un gruppo di persone, seppure sparuto, attenti all’integrità dello stato insultando uno degli organi principali posti a garanzia della legalità"[...]

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  4. Mi viene tanta nostalgia a leggere i tuoi post e tuoi commenti di replica. Mi ricorda quand'ero un ragazzotto di provincia, affamato di sapere, assetato di storie che mi facessero astrarre dalla realtà in mondo di fantasia e di immedesimazione. Frequentavo la (si fa per dire) biblioteca comunale: scaffali polverosi, libri messi lì secondo un ordine di conservazione che mi sfuggiva, senza un elenco di libri presenti e disponibili.
    La parte più bella della situazione era la ricerca, una specie di caccia al tesoro, che si concludeva con autori ingressi ed americani, niente italiani, russi, qualche tedesco.
    La lettura era allora la mia attività di tempo libero primaria, finchè è durato. Oggi non riesco quasi più a leggere, eppure ho tutto il tempo che voglio, ma lo trascorro al PC. o a vedere film su Sky. Neanche i saggi di politica che ho acquistato riescono a smuovermi più di tanto, stanno lì, accatastati, in attesa. Mi devo dare una smossa.
    Solo i libri di Camilleri e di Andrea Vitali esercitano su di e una attrazione fatale: li inizi e li finisco, con grande diletto. La manifestazione di piazza a Milano: guarda che erano un centinaio di sfigati in tutto, un fallimento totale, con buona pace di Daniela Santanchè. Giuliano Ferrara? Il suo rientro è il sintomo più evidente della fine del regime, ormai agonizzante. Ciao.

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  5. Anche io, Luigi, c'è stato un periodo in cui frequentavo la biblioteca comunale del mio paese, e se non aveva i libri che mi interessavano andavo in quella del paese vicino... bei tempi! In quegli anni mi interessavano soprattutto i classici: da Kafka a Gogol, da Shakespeare a Dostoevskij. Mi appassionavano. Camilleri piace anche a me, anche se non ho letto che qualche romanzo, invece Vitali non lo conosco. Ma rimedierò.
    I "manifestanti" di Milano, lo so bene che forse arrivavano a 150 al massimo, e penso che fossero addirittura pagati, da buona claque. Giulianone dovrebbe starsene buono buono, perché a quanto pare porta molta sfortuna, sono pienamente d'accordo con te sul significato della sua mobilitazione.

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  6. La produzione di Camilleri è sterminata. La saga di Montalbano è poca cosa rispetto ai romanzi storici.
    Andrea Vitale è un medico di base che abita e lavora, come medico, a Bellano, sul lago di Como.
    Anche lui ha prodotto molto, attingendo alla fantasia e alla tradizione locale.
    Pensa che per usare nomi e cognomi originali, ossi desueti, ha cercato nei registri parrocchiali delle nascite di fine '800.
    A differenza di Camilleri, che usa un metodo 'simmetrico', per cui capitoli e pagine devono essere esattamente calibrati, Vitale invece fa un capitolo anche otto righe e il successivo di otto pagine: è fantastico.
    Purtroppo i classici che tu citi non erano disponibili o, forse, io li ignoranti rivolgendomi ad una letteratura più variegata e oggi è troppo tardi per leggerli, sono troppo vecchio.

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  7. Mannaggia agli errori:leggasi oggi e non ossi!

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  8. La beat gen. non aveva tv e pubblicità, i capitalisti sì!

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  9. sono completamente d'accordo con te, Robybulgaro!
    non ho seguito la manifestazione del popolo di Berlusconi ma ero all'ultimo sciopero di Milano, ero in piazza della Scala il giorno dopo e tra i radicalchic domenica al Castello. Potrei scommettere che S.B. tra le proteste mediterranee, del Golfo e del Caucaso darà un giudizio positivo solo su quelle anti-ayatollah!! tra i vari paesi ovviamente metto anche noi!! walter - www.wabesmemo.blogspot.com

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  10. Come dice Danx, è proprio quello il problema: anche oggi, come allora, chi persegue il male dispone di più mezzi per affermarsi... Questo mi suggerisce qualcosa...
    Grazie Wabes del tuo assenso e della gradita visita. devo ancora finire di visitare il tuo spazio, che ho trovato molto accattivante.
    Tutto sta nel tempo, che è sempre tiranno. Guarda a che ora mi tocca scrivere!

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  11. Roby, viviamo gli effetti devastanti dello smantellamento della cultura umanistica.

    Ci si pongono meno domande e si tende a vivere della merda assunta via media.

    Un saluto

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  12. Ecco! Ed io che mi sono messo lì a scrivere e scrivere, sono stato lì un sacco di tempo per cercare di esprimere un concetto. Poi arriva il Socio ed in 2 righe (nemmeno tre, perché nella terza c'è un saluto che contraccambio con immenso piacere) sintetizza tutto... Questo solo per dire che mi piacerebbe avere la tua capacità di sintesi. Sinceramente. Consiglio a tutti di leggere "La notte dei truzzi".

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  13. ROBY, PERCHE' TI BUTTI GIU'? IL "SOCIO" NON HA DETTO NULLA DI STRAORDINARIO. LA SUA ESTREMA SINTESI, CON TUTTO IL RISPETTO, E' SOLO UN COMMENTO, NON UN POST.

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