Farò
solamente alcune considerazioni, argomentandole,
senza entrare nel merito del
progetto “Nuovo Polo
Scolastico”; soffermandomi solo sul comportamento tenuto dall’attuale
Amministrazione alla quale, ci tengo a precisarlo, anche io ho dato il mio
voto.
Prima
considerazione: «la maggior parte dei politici coltivano solo il loro personale
interesse».
Mi chiamo
Roberto Bulgarelli, sono sempre stato e sempre sarò di sinistra, benché io
provenga da una famiglia sciaguratamente legata agli idealismi fascisti che
tutti ben conosciamo; idealismi fascisti che ci hanno rallentato, dopo una
prima accelerazione all’inizio del “ventennio”, con una guerra costata milioni
di vittime oltre alla distruzione del territorio; che ci hanno continuato a
rallentare, negli ultimi cinquant’anni, in una forma più blanda incarnata dalla
Democrazia Cristiana prima, e da una classe politica becera ed incompetente
poi. Il mio impegno è quello di superare lo scoglio del dualismo Destra/Sinistra,
che ci ha portato all’empasse attuale, concretizzando divisioni anche dove non
ve ne era ragione alcuna, e configurando lo stato attuale della politica,
relegandone il compito ad un mero sostegno di casta con logiche di appartenenza
assurde oltreché, oggi, obsolete, tralasciando quasi completamente il bene della collettività. La politica in
Italia si è contraddistinta per familismo, corruzione, incompetenza,
negligenza; incapacità, più o meno velata da dialettiche puramente retoriche,
tese solo a dissimulare il “nulla di fatto” che costantemente mi ha
accompagnato nelle constatazioni dello Stato Sociale in cui mi trovo. Le uniche
conquiste, a livello sociale, furono ottenute a prezzi anche molto alti, dalle
Lotte Sindacali Operaie, dalle Lotte Femministe, che, negli anni Settanta,
riempirono le piazze, e costrinsero la Politica ad occuparsi dei problemi reali
che allora c’erano, e che si stanno riaffacciando prepotentemente oggi. Siamo
stati governati per decenni da persone che hanno unicamente coltivato il loro
personale interesse e che hanno contribuito, in un modo o nell’altro, ad
escludere e/o limitare il potere di chi, invece, avrebbe potuto far politica
seriamente; questo ancora oggi.
Seconda
considerazione: «domandare è lecito, rispondere è cortesia».
Voglio
chiarire una volta per tutte, così da non aver più bisogno di tornare
sull’argomento, che se qualcuno, persona o gruppo, che io ho appoggiato perché
accomunato da idee e/o corrente, ma anche stima, dovesse fare qualcosa che non
condivido, che mi crea dubbi e relative domande, mi sento in diritto di
sollevare le mie perplessità, LIBERAMENTE, altrimenti non siamo più in uno
stato di diritto. Altresì mi aspetto che questa persona o gruppo mi dia delle
risposte, soprattutto se i miei dubbi sono argomentati con chiarezza, se le
domande sono pertinenti alle tematiche amministrative pervicacemente portate
avanti senza che qualcuno si possa frapporre fra esse e la loro applicazione, e
nel caso in cui lo faccia sia al prezzo del dileggio, dell’accusa di appoggiare
la parte avversa ed, in fine, del non essere considerato come valido
interlocutore; in buona sostanza zittito senza alcuna speranza di intervenire e
di avere chiarimenti nel merito. Ricordiamoci che se c’è una certa
Amministrazione, ciò è dovuto anche al mio voto, a quello di tanti altri
compaesani, oltre a me, che hanno seri dubbi sulla scelta di costruire un
edificio di quel tipo; e l’atteggiamento dell’Amministrazione, che non tende
affatto a far chiarezza, non potrà che determinare disaffezione e metterla in
cattiva luce, avallando ipotesi di traffici, di appalti clientelari tesi a
promuovere politiche col solo scopo di trovare soldi per foraggiare imprese
legate all’Amministrazione, o ad alcuni membri di essa, con patti oscuri, o
accordi nebulosi, forse al limite della legalità. Questo non va bene. Fosse
anche solo un membro della collettività a sollevare dubbi, è giusto che siano
chiariti, perché l’indebitamento estremo al quale si va incontro riguarda anche
lui, anche lui risentirà della mancanza di fondi per qualsiasi tipo di
intervento che andranno a peggiorare il tenore di vita del paese intero. Ora
però non si dica che ho scritto che questi patti o accordi ci siano, eh! Vi
conosco furbetti! Ho solo scritto che il comportamento può determinarne,
insinuarne il sospetto: sta a chi è chiamato in causa dissiparlo!
Terza
considerazione: «trasparenza e correttezza».
Ma veramente
si pensa di argomentare il fatto che la scuola è in declino, che non ci sono
neppure i soldi per i gessetti o per la carta igienica ma che però si possano
spendere milioni di euro per una
scuola nuova che sarà comunque senza gessetti, senza carta igienica, con
maestre precarie e con gli scuolabus a secco, con la scusa, assolutamente vera,
per carità!, del governo peggiore che l’Italia abbia avuto dal dopo guerra ad
oggi? Per favore, dài! Non insultiamo l’intelligenza! Certo che gli stipendi e
i soldi per la gestione scolastica dovrebbero arrivare dallo Stato, ma se non
arrivano che facciamo? È meglio trovare strade per il risparmio e indirizzare
un po’ di soldi laddove ce ne sia necessità anche se non è di competenza, o è
meglio impegnare immensi capitali su opere che comunque offrirebbero, anche una
volta ultimate, gli stessi problemi gestionali che abbiamo ora? Io voglio
solamente capire. Voglio che qualcuno, eletto anche da me, mi spieghi perché e
percome sia assolutamente necessaria l’opera faraonica che ci attende; voglio
che qualcuno mi spieghi perché non sia stata fatta una perizia sull’esistente e
perché molte persone siano convinte che esista: chi glielo ha detto? E non ci
si azzardi, come al solito, a indicare il MoVimento 5 Stelle di Lagosanto come
alleato o simpatizzante della destra: nulla di più falso! Io con quelle persone
non ho nulla a che fare; pare anzi che abbia molta più affinità l’Amministrazione
con loro, visto il metodo poco trasparente con cui conduce la sua politica,
facendo suo il modo di sottrarsi al dialogo che contraddistingue la politica più
becera; attaccando o facendo attaccare chi LEGITTIMAMENTE ha dubbi,
dileggiandolo e facendolo apparire come uno sprovveduto caduto nelle mani
avversarie! Vergognarsi, scusarsi e rispondere alle domande, per favore,
grazie.
Quarta
considerazione: «nessuna disponibilità da parte dell’Amministrazione al
dialogo».
Nessuno,
ribadisco nessuno, ha mai messo in dubbio la professionalità e la serietà del
nostro Sindaco. I dubbi salgono ora, quando si nota, con rammarico, il silenzio
che si leva come un muro alle nostre domande; alle invettive inutili e cattive
che si leggono in risposta sui giornali (anche qui, come seguito a questa
lettera), le quali farebbero ridere, se non
fossero così tragiche perché di compaesani tesi solo a delegittimare chi legittimamente
fa una domanda. Farebbero ridere per la loro mancanza di pertinenza con le
questioni sollevate, e per il goffo tentativo di sviare l’attenzione dal
problema che c’è, adducendo a fantomatiche collaborazioni con chi, invece di
considerarlo come un avversario politico, è visto come il nemico. Se il
problema non c’è allora fatemelo capire, ragioniamo! Caspita, è così
difficile?!? La Democrazia presuppone dialogo, ma la democrazia
rappresentativa, come quella che abbiamo in Italia, sta esplodendo in tutti i
suoi difetti, il primo dei quali è, che una volta eletti i rappresentanti, non si
consultano più gli elettori nelle scelte che li riguardano; non pretendo che si
faccia un istituto come quello svizzero, l’Istituto
Scientifico per la Democrazia Diretta, ma vogliamo almeno cominciare a
consultare i cittadini e ad ascoltare le loro istanze?
Quinta
considerazione: «la Democrazia è ostacolata».
Friedrich
von Hayek (prendiamo in considerazione le cose buone che ha detto, tralasciando, in questo contesto, la sua corrente di pensiero) spiega
molto bene come le società abbiano bisogno di maturare, ma anche di imitare gli
esempi vincenti in cui le società abbiano trovato un modo di amministrarsi in
maniera soddisfacente per tutti; di come la maturazione sia spesso frutto di
esperienza con le scelte sbagliate, e di come queste esperienze siano maturate
a livello inconscio, dovendo rimediare in quei casi ai disastri compiuti, tutto
perché non si è attuata una Democrazia Diretta, trovando poi, proprio in quella
Democrazia Diretta la risposta ai disagi, alle problematiche Amministrative e
sociali, dovute unicamente al modo di gestire la politica, che fino a quel
momento era stata rappresentativa. Consiglio la lettura del libro “Democrazia dei cittadini” di Paolo
Michelotto, scaricabile gratuitamente dal suo
sito internet.
Perché non
cominciare ora a consultare le idee di tutti i cittadini? La cosa può solo
migliorare i rapporti con la popolazione e dimostrerebbe una voglia di
innovazione nuova, non ancora presente in Italia, e che potrebbe essere la
chiave di volta per superare i momenti difficili in cui ci troviamo, dando una
speranza a tutti che ci siano persone che si occupano del pubblico con onestà.
L’unico motivo per cui questa Democrazia Diretta è ostacolata in tutti i modi,
è la paura di perdere il potere, il privilegio acquisito; ci si arrocca dietro
posizioni vecchie perché irrazionalmente si rifiuta il nuovo che avanza, e lo
si rifiuta nonostante gli esempi virtuosi che sono fioriti in tutto il mondo,
emblema di ciò è la vicina Svizzera, che non è sicuramente un paradiso, ma
basta informarsi un po’ per capire da soli che la popolazione è molto più
soddisfatta della politica e, soprattutto, ne è impegnata in prima persona, con
una competenza straordinaria, maturata proprio grazie alla Democrazia Diretta,
che responsabilizza gli individui e ridimensiona drasticamente il potere dei
politici, costringendoli al dialogo e facendoli agire per il bene comune,
anziché per la loro lobby.
Insomma, io
vorrei il dialogo, il confronto di idee. Mi rattrista molto l’avere a che fare
con stupide discussioni fuorvianti, che invece di rispondere alle domande
rimandano a conflitti inesistenti, a diatribe create ad hoc per distrarre dal
problema in oggetto. O siamo persone e ci si rispetta e ci si confronta, o
siamo popolino da comandare e signorotti al potere. Ricordo solo che, nella
seconda ipotesi, storicamente non è mai finita bene, ed il prezzo da pagare per
chi detiene il potere senza la giusta ragione è sempre stato alto. La guardia è
alta, la resa non è contemplata; non ho i mezzi se non quelli della volontà e
della caparbietà nel perseguire un Ideale Democratico che porti al bene comune:
non mi arrenderò mai alle logiche politiche attuali, e come me non lo faranno
milioni di cittadini, forse miliardi; prima ci si renderà conto di questo meno
sarà il danno arrecato da recuperare.
Roberto Bulgarelli