La Costituzione Italiana, Art. 3 : Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

lunedì 9 maggio 2011

Utile & indispensabile

Immagine trovata su questo bel blog
Mi è sovvenuta una riflessione: che quello che ci è stato sempre detto e ripetuto, e cioè che tutti siamo utili ma nessuno indispensabile, sia una tremenda frode. Questo atteggiamento che (questo si) ci hanno inculcato attraverso i media ma, soprattutto, sui luoghi di lavoro, tanto che a dirtelo non sono i padroni, ma i tuoi stessi colleghi, potrebbe avere, se il mio ragionamento è corretto, un’enorme importanza nella deriva sociale. Il fatto di essere utili ci relega a mero oggetto, da usare; mentre il non sentirsi mai indispensabili genera, già di per se, un senso di inutilità, impedendo di fatto l’assunzione di responsabilità da parte delle persone.
Credo invece che ognuno di noi diventi indispensabile proprio nel momento in cui si sforza per essere utile, tanto più indispensabile quanto più lo fa responsabilmente, con cognizione di causa, divenendo membro della società civile, come un musicista in una grande orchestra, dove ciascuno mette la sua parte, divenendo indispensabile alla riuscita dell’esecuzione di un’opera. Questa grande orchestra è l’Italia, ed è stata defraudata dei suoi musicisti con un’opera millimetrica di deresponsabilizzazione; defraudata dei suoi talenti e delle sue potenzialità dall’illusione di un’economia impossibile che si è sostituita alla dignità delle persone, che le ha portate ad essere merce di second’ordine. Si.
Di second’ordine, perché, ad oggi, le merci hanno molto più valore delle persone: godono perfino di una più capillare tutela legale!

Ma è dunque proprio questo il gioco di chi detiene il potere? Si tratta di una minuziosa opera di abbattimento dell’autostima, atta a produrre un avvicendamento forzato per creare un ambiente favorevole, dove il profitto - il loro - diviene lo scopo anche della nostra vita? Voglio ricordare di cosa è fatto questo profitto facendo solo alcuni esempi: è fatto di tariffe minori pagate, copertura lavorativa non professionale in posti che richiedono qualifiche, per arrivare ora ad un periodo di prova così lungo da eludere l’assunzione.
La frode è questa. Dobbiamo accorgerci, riappropriarci della nostra indispensabilità, perché la nostra utilità non è utile a noi stessi, non a queste condizioni. A queste condizioni è utile solo al potente per il quale lavoriamo, dove egli è al centro dell’universo economico che è al centro del panorama umano attorno al quale noi gravitiamo; utili, ma non indispensabili, perché ove ci si ribelli qualcun altro verrà in sostituzione, così, senza battere ciglio. Perché meglio così che niente. Ci mettono i piedi in testa? Sono cose da niente. 
Lo diceva anche Edoardo De Filippo: «è cos ‘e niente». Sono cose da niente che ci stanno riducendo, anzi, ci hanno ridotto a cose da niente. Eppure siamo uomini e donne. Carne e sangue. Esattamente come quei potenti, quei pochi potenti che, a livello mondiale, detengono la maggior parte della ricchezza del pianeta.

Noi, tutti noi, siamo indispensabili, l’uno per l’altro; anche per gli straricchi padroni del mondo, i quali lo stanno portando nell’abisso della distruzione dell’inquinamento e della guerra, anche per loro siamo indispensabili: è grazie a noi che sono potenti, è la nostra sottomissione al loro interesse il motivo per cui possono vivere nel lusso ed essere intoccabili. Ma se ci rendiamo conto di cosa possiamo fare tutti assieme e poniamo finalmente un freno al delirio di onnipotenza di costoro, ogni individuo, con relativa progenie, ne trarrà giovamento. Se continueremo a ritenerci utili e non indispensabili la Natura non tarderà troppo a cancellarci dalla faccia della terra. Ma quanta sofferenza nel frattempo...? !
È una battaglia politica. È una battaglia umana. È una battaglia indispensabile!

Siamo indispensabili a noi stessi per la vita, per lo sviluppo civile, per la convivenza pacifica. Siamo utili ad una elite per farla arricchire sempre più, per accrescere il malessere sociale, utili a far continuare il mondo così com’è, in un crescendo di disuguaglianza, di violenza, di ingiustizia. Indispensabili per il benessere di tutti, utili per il vantaggio di pochi.
È ora di capire cosa voglio essere: utile o indispensabile, anche se già so che da solo non servirà a nulla. Per lo meno sarò indispensabile a me stesso, nel preservare la mia mente dalla pazzia di un mondo che ha messo al centro di se stesso una cosa che è fuori da qualsiasi logica conservativa: la distruzione.

21 commenti:

  1. MI ricordo un post di GRillo che poi divenne il motto del M5S "Ognuno vale uno". INfatti un mondo senza capi sarebbe fantastico

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  2. Bel post
    Indispensabili, Unici, Irripetibili, Uguali e Diversi, Liberi, Stelle che cercano un equilibrio nell'Universo che abbiamo chiamato Utopia e che ora diventa necessaria scoperta della preziosità dell'uomo.
    ciao

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  3. Penso ai politicanti eletti con quella legge elettorale truffa: sono inutili ma indispensabili a tenere in piedi quell'orribile baracca che chiamano governo. Forse sono andato fuori tema?

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  4. ma come può un ragazzo al quale fanno un contratto di UN'ORA (non un giorno), sentirsi responsabile?

    p.s.: li avete visti "i padroni" applaudire per solidarietà all'a.d. della Thyssen?
    http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=148468&sez=HOME_ECONOMIA

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  5. Purtroppo, e me ne dispiaccio veramente, io mi riferivo al momento storico che stiamo vivendo, nel quale tutti siamo indispensabili nel dare un apporto alla svolta necessaria; svolta che è prevalentemente politica.
    La questione sta nel fatto che, da anni, decenni direi, nel nome di un'economia fuorviante dai valori umani, si è perpetrato in ogni luogo, ed a maggior ragione sui luoghi di lavoro, un'umiliazione degli operai, degli impiegati, dei commessi, che ha reso sempre più difficile, fino a renderlo impossibile, recare la più piccola critica seppur a ragion veduta ed anche, spesso, a favore della collettività aziendale, vedendosi affibiata alla prima contestazione, la nomea di "rompipalle"; non parliamo di come poi potesse finire in caso di contratto a termine per questi più sfortunati.
    Ho puntato il dito sui luoghi di lavoro, che ormai sono quasi dei lager, dove in gioco non c'è certo la vita, ma sicuramente la dignità della persona; ma non è quello il problema al quale mi riferisco.
    L'assenteismo dalle urne è il sintomo più grave che ci affligge, e cioè l'indifferenza: diretto frutto di una progressiva umiliazione che annichilisce la persona.
    Se ci si sentisse indispensabili per modificare le sorti nefaste del nostro paese, potremo tirarci fuori da questa melma. "Utile ma non indispensabile" può tornare ad essere un buon motto in un paese normalizzato rispetto alla deriva sociopolitica; non lo è ora, dove un sentire comune che si dovrebbe fare strada tra le genti, rende indispensabile la presa di responsabilità di ciascuno di noi, per costruire un'Italia degna di essere abitata e vissuta da uno dei popoli più laboriosi, artistici e ingegnosi che la storia abbia conosciuto.

    @ Angie, ma veramente hanno applaudito Herald Espenhahn! Non ci posso credere!
    @ Alligatore, non sei affatto andato fuori tema, anzi, l'hai centrato ancora meglio.
    @ Francesco, ti ringrazio per l'apprezzamento.
    @ Matteo, il senso sarebbe quello; avendo un diffuso senso di responsabilità e di rispetto di regole e persone. Oggi sono andato ad ascoltare Grillo in un paese vicino dove ci sono le amministrative: piazza piena e scrosci di applausi, sotto il sole di mezzogiorno; poi sono andato a lavorare... con più entusiasmo!

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  7. "Noi, tutti noi, siamo indispensabili, l’uno per l’altro; anche per gli straricchi padroni del mondo, i quali lo stanno portando nell’abisso della distruzione dell’inquinamento e della guerra, anche per loro siamo indispensabili"
    SOPRATUTTO PER LORO LO SIAMO...EHM, allora perché non iniziate a vivere tutti senza cellulare, senza BANCA, senza macchina, senza TV e non comperare nulla di ciò che viene pubblicizzato...iniziamo così e vediamo cosa succede. Io per i potenti che vi tengono in mano non la vedo bene!

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  8. Ciao Roby hai pienamente ragione in tutto, siamo carne da macello e indovina chi ci mangia? ;)
    Un saluto e una buona giornata :)

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  9. tutti possono essere tranquillamente sostituiti, ma non è detto che chi sostituisce sia eguale al primo! Maradona per esempio l'anno sostituito al Napoli con uno, che gli somiglia solo nel pisciare.

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  11. se diventi troppo utile sei schiavo e indispensabile, finchè non vai in malattia. Chi ha in mano le piramidi nel deserto, mica gioca con la sabbia e magari con le palline dei corridori sulle spiagge dei Lidi Ferraresi, come facevo io in colonia. Cura piramidi e macella schiavi in nome di dio.
    Se non sei abbastanza utile arriva un altro più utile di te.
    Qualcosa non quadra da tutte e due le parti.
    Credo ... ultimo decennio del secolo scorso. Andavo da uno che costruiva cancelli, poi li fece arrivare dalla Romania e li motorizzò qui in Italia. Mi diceva che costava meno e riusciva a venderli meglio della concorrenza. Poi finì per fare tutto in Romania e prendeva i motori in India. Chiuse l'azienda per aprirne una più piccola nel paese vicino ed esportava anche in Svizzera. Gli dicevo "ma se tu lasci a casa la gente e tutti fanno così chi comprerà qui i cancelli???". Li venderemo tutti all'estero, io non sono al Governo sono un impresa privata (le stesse cose che dice Marchionne)
    Andavo in Fincantieri (guarda caso Riva Trigoso). Erano sempre in sciopero, dicevano che costavano più le lamiere qui che fare arrivare le navi intere dai cantieri della allora Daewoo (Corea) che poi, fortunatamente per noi, fallì... i coreani si incazzarono credo (gli operai intendo, per quel fallimento).
    Qui qualcosa non quadra. Tutti, in tutta Europa hanno dismesso sperando di arrivare prima di altri e adesso troppi che non possono comprare sono a casa. Tornare indietro è difficile, cambiare mantenendo tutto uguale è un non senso.
    Un enigma da sfinge. Già ... perchè adesso, il ragionamento che faceva quello dei cancelli lo fanno gli Stati con le monete e la cosa si fa critica, se non riusciamo a trovare qualcuno su Marte disposto ad importare.

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  14. continuare a far ripartire l'economia e aumentare il PIL in continuazione, vorrebbe dire comprare e immediatamente buttare ... una condizione insostenibile dalle tasche e dalla terra.

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  15. dimenticavo,
    ci sarebbe un alternativa, prendere materie prime dai poveri e ricambiare il favore barattandole con prodotti finiti. Un po' come faceva l'ing. Valletta con la 500 della Fiat. Dopo qualche anno di lavoro gli operai ritornavano alla Fiat lo stipendio e quella gli dava un a bellissima cinquecento bejolina o celestina. Del resto i poveri non possono pagare se non con la loro vita o la loro schiavitù. Almeno finchè non finiranno le materie prime.
    Allora si passerà alle materie seconde, quelle di scorta credo, si chiameranno così (ammesso esistano), da prendersi molto più in fondo. Finchè riusciremo a raggiungere il nocciolo della terra e lo guasteremo ... così la terra non avrà più nemmeno la forza di girare e si abbronzerà da una parte e si ghiaccerà dall'altra... credo

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  17. Ciao Roby, finalmente qualcuno che dice "siamo tutti indispensabili", in genere si sente dire che il mondo va avanti anche senza di... Sono d'accordo, se ci uniamo, se, se, se....
    Bellissimo post davvero, ma le persone dove sono? dove si nascondono?

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  18. Riflessione acuta, pericolosa se si divulgasse per chicon astuzia ha insinuato simili concetti. Se ognuno prendesse coscienza di ciò, se si rendesse finalmente conto che i potenti sono tali perchè hanno l'arma della coercizione, e in troppi la sciocca tendenza a farsi coercire, i potenti non sarebbero più tali. "Nessuno è indispensabile" e "beati i poveri, perchè di loro è il regno dei cieli"... basterebbe osservare bene chi lo dice e il loro mondo crollerebbe come un castello di sabbia.
    Mi è tornata in mente un'altra frase che gli italiani amano ripetere fra loro, considerandola come pronunciata da un uomo molto intelligente, e lo era visto il Paese che gli ha permesso di dirla spudoratamente e senza vergogna :"il potere logora chi non ce l'ha". Un popolo più attento avrebbe fatto logare lui già dall'attimo dopo averla pronunciata, ma gli italiani non sono un popolo attento.
    Mi piacerebbe postare questo Tuo scritto fra le mie "perle".

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  19. Grazie dell'appezzamento Francy.
    Frasi come quella di B., che sembrano battute, sono proprio il genere di cose che preparano il terreno per la sua politica antidemocratica, così come certi programmi TV e come certa informazione, che si approfittano, appunto, della scarsa attenzione di un popolo come il nostro, anche se ultimamente sembrerebbe avere un moto di risveglio.
    Come hai già fatto anche in passato, puoi senz'altro prendere, e ne sono felice, ciò che vuoi dal blog; posso solo ringraziarti del fatto che tu me lo dica prima di farlo, anche se non ce ne sarebbe bisogno.
    @ I am, grazie moltissime dell'apprezzamento; ora sono io ad essere caduto in un periodo di riflessione lontano dal web. Ma tornerò. Prima o poi.

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  20. nessuno è indispensabile Ruby, anch'io credevo il contrario fosse vero, ma quando sono andato in pensione mi hanno sostituito tranquillamente con due precari...

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  21. Vorrei, vista la mia scarsa memoria o conscenza dei fatti della vita, che qualcuno mi citasse una delle ricette, citate da Bersani, in questi tre anni, per migliorare il paese. L'unica frase che gli ho sentito dire è: "questo governo deve andare a casa". Solo che la risposta alla domanda retorica :"perchè deve andare a casa?" è :perchè voglio governare io con i miei amici ed accoliti.

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