Sono rimasto assente dalla rete, ed ancora lo rimarrò per un
po’, perché sono annichilito.
Svuotato di idee, energie, privato di
entusiasmo; infine mi sono anche beccato un’infezione alla gola che, oltre alla
febbre che mi abbatteva le forze, mi impediva di parlare, deglutire, se non con
dolore acuto.
Mercoledì scorso, quando il dolore alle
prime vie respiratorie si faceva più insistente, ho appreso del rapimento di
Vittorio. Guerrilla
Radio è stato uno dei primi blog che ho seguito, e lui uno dei blogger
che più ammiro, una persona estremamente coraggiosa, un uomo che ha fornito un
modello di esempio a tutti noi per coraggio, partigianeria, coerenza.
Venivo a casa dal lavoro con la radio
accesa su un notiziario, intorno alle 21; il dolore alla gola si faceva sempre
più intenso, ma il mio pensiero era di capire cosa fosse successo, per cui ,appena
a casa, mi sintonizzai sul canale di Rainews24. La notte non dormii. La febbre
a 38.7, ma soprattutto la gola in fiamme, che non mi permetteva di deglutire,
non voleva neppure che potessi trovare qualche attimo di pace nel sonno;
eppure, instupidito dalla “iperpiressia”,
ancora covavo qualche speranza di poter, il mattino seguente, andare a fare la
mia corsa programmata di 16 Km, confidando in condizioni meteorologiche che lo
consentissero. Anche mentre deglutivo con dolore, quelle poche volte che
riuscivo a trovarne il coraggio, pensavo alla corsa del mattino seguente, a
Vittorio, alla lacrima che mi rigava la guancia, alla saliva che
impiastricciava il cuscino. Della corsa non se ne fece niente…
Lo so. Non conoscevo Vittorio
personalmente, eppure la sua morte mi ha dato un colpo all’anima.
Avrei voluto, prima o poi, dirti quanto
sono in disaccordo con te, almeno su una cosa: restiamo umani.
Ciò che tu hai fatto, e continui a fare, ha ben poco di
umano. Tu, assieme a tantissimi altri, ma che comunque restiamo una minoranza,
anche se in espansione, rappresenti una mutazione rispetto all’essere umano
fino ad oggi concepito. L’Umano è una brutta bestia: soprusi, guerre,
distruzione dell’ambiente… Tutto per egoismo. Tu sei una mutazione, Vittorio.
Non so se sovrumano, disumano, extraterrestre, divino o quel-che-vuoi, ma
comunque migliore di questa umanità, enormemente migliore. Ma non sei solo. Ed
anche io, anche se non sono coraggioso come te, e non riesco a mettere la mia vita
in pericolo, per ora, per perseguire l’ideale di uguaglianza e pace, anche io
mi sento parte di questa mutazione, assieme a tanti altri che non concepiscono
l’umanità malsana che fino ad oggi si è sviluppata, basata sulla violenza e
sulla sopraffazione. Il seme che hai
gettato verrà colto in tutte quelle anime che siano terreno recettivo
per questo tipo di semina.
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Vittorio Arrigoni
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Ma si sa che gli effetti delle mutazioni si misurano in ere, e quindi, per ora
non mi posso riconoscere in quel restiamo
umani che tu tanto hai enunciato, non mi riconosco in quest’umanità da
sempre dispensatrice di violenza, che come un veleno penetra in qui pochi casi
di mutazione ideale, incancrenendo, disgregando, uccidendo quelli che ritiene
antigeni, uccidendo quelli come te.
Ancora oggi non mi sento bene, ho nausea,
non mi va di scrivere. Ciao Vittorio, ciao
Vittorio. Ci vedremo presto, poiché il tempo è nostra invenzione e la morte
non esiste e, infine, siamo tutti fratelli.